Un nuovo mammografo basato su frequenze di microonde invece che radiazioni ionizzanti a raggi X per lo screening del tumore al seno. Uno strumento che potrebbe dare l’opportunità a 98 milioni di donne in Europa dai 20 ai 49 anni di accedere a programmi di prevenzione, comprese quelle in gravidanza. Parte da Siena il progetto MammoScreen per la lotta al tumore al seno: 4 anni e sette milioni di euro per mettere a punto il programma. Il tutto coordinato da Toscana Life Sciences e portato avanti da un consorzio internazionale di sette partner: Umbria bioengineering tecnhologies; Servicio de salud de Castilla La Mancha, Scuola Imt, Alti studi di Lucca, Evita, Elaros 24/7 Limited; London South Bank University.
Il dispositivo – realizzato da Umbria Bioengineering tecnhologies, azienda affiliata a Toscana Life Sciences – utilizza “segnali a radiofrequenza nella banda delle microonde, la sua tecnologia è non-ionizzante (senza raggi X), quindi senza rischio di radiazioni. – spiega Gianluigi Tiberi di Umbria Bioengineering Technologies – La validazione clinica di MammoWave è stata eseguita ad oggi su 500 soggetti. Alla fine del progetto e delle attività cliniche/regolatorie ad esso correlate, le donne potranno beneficiare di uno strumento di screening più sicuro, inclusivo, accessibile a tutte le fasce di età, confortevole perché non richiede infatti nessuno schiacciamento della mammella”.
Lo studio clinico è partito dall’ospedale di Perugia su un campione di 150 pazienti. Nei prossimi mesi saranno coinvolte diecimila donne su base volontaria già inserite in programmi di prevenzione per il tumore al seno a livello europeo. I paesi coinvolti sono Italia, Spagna, Germania, Portogallo e Ucraina.
L’obiettivo di MammoScreen è quello di verificare e confermare che il mammografo a microonde MammoWave sia in grado di raggiunge una sensitività maggiore del 90% e una specificità superiore al 95% nella rilevazione del tumore al seno.
Un cancro molto comune, che colpisce 1 donna su 8
Il tumore al seno è una delle forme di cancro più comuni tra la popolazione femminile mondiale, colpisce 1 donna su 8. Nel 2020, secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità, il cancro alla mammella è stato diagnosticato in 2,26 milioni di donne con 685.000 decessi in tutto il mondo.
In Italia, questa tipologia di tumore è la patologia neoplastica a più alta prevalenza nelle donne, con oltre 830.000 casi. In Europa si stima che il 21% dei casi di tumore al seno riguardi donne al di sotto dei 50 anni.