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L’Osservatorio del Chianti lancia nell’atmosfera il pallone stratosferico costruito dagli studenti

Il team è composto dalle iscritte e dagli iscritti al corso di laurea in Astrofisica dell’Università di Firenze, coordinato dal docente e direttore dell’osservatorio, il professor Emanuele Pace. Il lancio è avvenuto domenica mattina: l’obiettivo è analizzare temperatura, pressione, umidità e misura del vento

Un pallone stratosferico, lanciato in orbita per 36mila metri, per studiare l’atmosfera e raccoglierà dati scientifici importanti. Accade in Chianti, nell’Osservatorio polifunzionale immerso nel verde e caro anche Margherita Hack che lo ha inaugurato 15 anni fa. Un esperimento che ha il sapore di una missione spaziale (in scala ridotta) e che ha una particolarità: il team che ha realizzato la strumentazione è composto dalle studentesse e dagli studenti del corso di Tecnologie Spaziali della Laurea Magistrale in Scienze Fisiche e Astrofisiche dell’Università di Firenze, coordinato dal docente e direttore dell’osservatorio, il professor Emanuele Pace.

Il lancio è avvenuto domenica mattina, davanti alla struttura nel comune di Barberino Tavarnelle, e il pallone è atterrato a Civitella di Romagna.

Alcuni degli studenti che hanno lavorato alla preparazione del volo di pallone. Il team completo è composto da Clarissa Calamai, Bruno D’Angelo, Irene Fiorentino, Lara Fossi, Valentina Giordani, Lorenzo Graziani, Luca Mazzini, Irene Parenti, Martina Raco, Ofelia Romani.

Ci sono voliuti sei mesi di lavoro per realizzare “Stratospheric Balloon for Atmospheric Measurements”. L’obiettivo è stato portare a un’altitudine di 36mila metri una serie di esperimenti disposti in un contenitore cubico di 25 centimentri per lato. Raggiunta la quota, dopo poche ore di volo ascensionale, il carico è stato sganciato e il paracadute, aperto a ad una quota intermedia, ha frenato la caduta libera. Gps e telecamere hanno permesso di seguire la traiettoria.

 

Il pallone ha posrtato con sé un carico scientifico dal peso di un chilo, in un contenitore coibentato per resistere all’intervallo di basse temperature che subirà e comprende una strumentazione alimentata a batterie. Ci sono: strumenti per misure di temperatura, pressione, umidità, misura del vento, due telecamere, una verso il basso e una verso l’orizzonte, un contatore Geiger, pannelli solari, misura dell’irraggiamento solare, un Gps e un segnale sonoro per evidenziare la scomparsa del suono con la riduzione della densità atmosferica.

L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti è gestito dall’Università di Firenze per svolgere attività scientifica e universitaria, ma è un luogo aperto anche a visite ed attività didattiche.

osservatorio chianti – via lattea

 

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