Un pallone stratosferico, lanciato in orbita per 36mila metri, per studiare l’atmosfera e raccoglierà dati scientifici importanti. Accade in Chianti, nell’Osservatorio polifunzionale immerso nel verde e caro anche Margherita Hack che lo ha inaugurato 15 anni fa. Un esperimento che ha il sapore di una missione spaziale (in scala ridotta) e che ha una particolarità: il team che ha realizzato la strumentazione è composto dalle studentesse e dagli studenti del corso di Tecnologie Spaziali della Laurea Magistrale in Scienze Fisiche e Astrofisiche dell’Università di Firenze, coordinato dal docente e direttore dell’osservatorio, il professor Emanuele Pace.
Il lancio è avvenuto domenica mattina, davanti alla struttura nel comune di Barberino Tavarnelle, e il pallone è atterrato a Civitella di Romagna.
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Ci sono voliuti sei mesi di lavoro per realizzare “Stratospheric Balloon for Atmospheric Measurements”. L’obiettivo è stato portare a un’altitudine di 36mila metri una serie di esperimenti disposti in un contenitore cubico di 25 centimentri per lato. Raggiunta la quota, dopo poche ore di volo ascensionale, il carico è stato sganciato e il paracadute, aperto a ad una quota intermedia, ha frenato la caduta libera. Gps e telecamere hanno permesso di seguire la traiettoria.
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Il pallone ha posrtato con sé un carico scientifico dal peso di un chilo, in un contenitore coibentato per resistere all’intervallo di basse temperature che subirà e comprende una strumentazione alimentata a batterie. Ci sono: strumenti per misure di temperatura, pressione, umidità, misura del vento, due telecamere, una verso il basso e una verso l’orizzonte, un contatore Geiger, pannelli solari, misura dell’irraggiamento solare, un Gps e un segnale sonoro per evidenziare la scomparsa del suono con la riduzione della densità atmosferica.
L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti è gestito dall’Università di Firenze per svolgere attività scientifica e universitaria, ma è un luogo aperto anche a visite ed attività didattiche.
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