“Oh no no baby non gettar le pile dentro al residuo non differenziabile. Oh, no, no, baby non devi smaltire i medicinali insieme con il vetro. Che non si può!”. Inizia così “La raccolta differenziata”, il nuovo brano firmato da Lorenzo Baglioni e realizzato insieme ad Alia Servizi Ambientali, la società che smaltisce i rifiuti in 58 comuni della Toscana.
Il cantante, attore e conduttore toscano, autore de “Il Congiuntivo”, con questa nuova canzone vuole sensibilizzare i giovani al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate al corretto smaltimento dei rifiuti. Con un testo ironico ma accattivante, Baglioni insegna ai ragazzi come fare una raccolta differenziata di qualità perché “Se non getti il Tetra Pak negli imballaggi..Bum bum bum, è un colpo al cuore”.
Il videoclip, realizzato in un impianto di riciclo della plastica a Pontedera, gode anche del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica: “È un’iniziativa geniale – ha commentato il ministro Roberto Cingolani –. Sarebbe utilissimo farla vedere nelle scuole, farne un tormentone estivo. In pochi minuti, tra note melodiche e rap, il testo ha spiegato concetti complicati; il messaggio qui invece è chiaro e diretto. Dovremmo farlo in inglese per poterlo diffondere anche in Europa”.
“L’idea del video – ha spiegato Nicola Ciolini, presidente di Alia – è nata per utilizzare un linguaggio che arrivi ai giovani, non solo ai nativi digitali ma anche ai nativi ‘sostenibili’. Oltre alla musica abbiamo in programma di utilizzare altri media come l’arte e la fotografia. Desideriamo una comunicazione orizzontale per avvicinarci sempre più al ‘rifiuto zero’“.
“C’è davvero tanto bisogno di parlare di cambiamenti climatici – ha dichiarato Lorenzo Baglioni –. Ho avuto l’intuizione di unire la musica alla didattica quando facevo l’insegnante di matematica. Mi ero accorto che i miei studenti non mi seguivano mentre spiegavo il teorema di Ruffini. Si era creato un muro tra noi e avevo l’esigenza di trovare nuovi linguaggi accessibili. Li vedevo entrare in classe ogni giorno con le cuffie e in quel momento pensai di insegnare con una canzone. Così nacque ‘Il rap del teorema di Ruffini’“.