L’Orchestra della Toscana chiude la stagione guardando già al futuro con la presentazione di quella nuova che partirà ad ottobre e sarà la numero 39. Negli ultimi anni i concerti totali sono passati da 137 a 167 a stagione, in aumento anche gli spettatori che passano da 56.326 a 68.318 a stagione.
Nella nuova stagione spazio alla musica contemporanea e al tardo Ottocento. Sedici concerti, più uno speciale a Capodanno, costituiscono il programma annuale ideato dal direttore artistico Giorgio Battistelli, da poco insignito del Premio Abbiati della critica musicale italiana per l’opera Riccardo III proposta alla Fenice, il quale pone molta attenzione sui compositori delle generazioni più giovani. A quattro di loro, grazie a un progetto finanziato dalla SIAE, è stato commissionato un pezzo. “Classici di oggi” sono i compositori Carlo Boccadoro, Caterina Di Cecca, Marco Lena, Daniela Terranova.
Riguardo agli interpreti, si segnala il ritorno di parecchi amici come Sitkovetsky, Sollima, Borrani, Galliano, Lonquich, e il debutto di nomi emergenti sulla scena internazionale. Suoneranno per la prima volta con l’Orchestra della Toscana, sul podio Evgeny Bushkov, Paolo Bortolameolli, Dalia Stasevska, Alexander Mayer; tra i solisti al violino Ilya Gringolts; al violoncello Julian Steckel; al pianoforte Dmitry Masleev e Francesco piemontesi; alle percussioni Simone Rubino.
Il primo appuntamento della nuova stagione è previsto per il 25 ottobre quando l’ORT toccherà pagine da orchestra sinfonica, accompagnata dai ragazzi dell’Orchestra Giovanile Italiana, con cui ritornerà a collaborare dopo diverso tempo. Per l’OGI, che ha base alla Scuola di Musica di Fiesole ed è formata da studenti dei corsi avanzati o neolaureati di Conservatorio, il concerto è un’occasione unica per lavorare fianco a fianco con i professori dell’ORT e rubarne i segreti del mestiere. Daniele Rustioni, sul podio, dirigerà Pétrouchka di Stravinskij, partitura nata come musica coreografica per i Balletti Russi di Sergej Djaghilev, La Valse di Ravel, danza sull’orlo dell’abisso della storia, concepita all’indomani della Grande Guerra, e il poema sinfonico Così parlò Zarathustra di Richard Strauss, ispirato a Nietzsche e reso popolarissimo da Stanley Kubrick che ne inserì l’incipit nella colonna sonora di 2001: Odissea nello spazio. In prima assoluta, poi, il Concerto per tromba di Caterina Di Cecca, fresco d’inchiostro: solista Donato De Sena, prima parte dell’ORT dal 1991.
I concerti successivi vedono il direttore russo Evgeny Bushkov, sul podio per il concerto del 12 novembre, il 30 novembre, giorno della Festa della Toscana, all’ORT si riascolta Anna Fusek, polistrumentista tedesca in grado di superare ogni confine musicale. Per Natale il 24 dicembre, spicca lo spettacolare Concerto per pianoforte n.1 di Čajkovskij. Con l’anno nuovo, il 10 gennaio, portando Brahms, Čajkovskij e Prokof’ev torna a trovare l’ORT il violinista-direttore russo Dmitry Sitkovetsky, sulla cresta dell’onda da quattro decenni, cioè da quando nel 1977, ventitreenne, fuggì dall’Unione Sovietica per poter studiare a New York. Il 22 gennaio spazio a uno specialista della musica del Novecento e del Duemila, il direttore Tito Ceccherini.
Tripudio di musica a febbraio, il 12, con il ritorno di Giovanni Sollima e del suo prodigioso violoncello. Il 20 febbraio lo strumentista Simone Rubino presenterà in prima assoluta il concerto L’elettricità dei sogni che gli ha scritto Carlo Boccadoro. Il 27 febbraio sarà il turno della violinista Lorenza Borrani voluta da Claudio Abbado per la sua Orchestra Mozart.
Amico fin dalla prima ora dell’ORT, Richard Galliano torna nel cartellone dell’orchestra per tracciare, il 18 marzo, un autoritratto musicale su pagine proprie e di Astor Piazzolla. La violinista ucraino-finlandese Dalia Stasevska si presenta per la prima volta a Firenze, il 26 marzo, con un monumento della storia della musica, la Quinta sinfonia di Beethoven. Ancora una giovane donna sul podio dell’ORT, il 1° aprile, è la fiorentina Valentina Peleggi, prima italiana a entrare nel programma internazionale di direzione d’orchestra della Royal Academy of Music di Londra.
Il pianista Alexander Lonquich il 10 aprile presenterà un programma deddicato tutto a Beethoven. Il 21 aprile arriva Alexander Mayer, definito un “direttore moderno” per il lavoro portato avanti dapprima con la Sinfonietta de Lausanne, adesso con l’Ensemble Symphonique Neuchâtel. Solista e direttore del concerto del 14 maggio è Enrico Bronzi, componente del Trio di Parma, insegnante al Mozarteum di Salisburgo, direttore artistico di festival e stagioni concertistiche.
Due partiture monumentale nell’ultimo programma di stagione. Il 21 maggio Daniele Rustioni dirigerà Sinfonia Grande che Franz Schubert e il Concerto per pianoforte op.83 del 1881, una delle opere più ampie e imponenti concepite da Brahms.
È già possibile acquistare biglietti e abbonamenti della nuova Stagione, al momento solo ed esclusivamente presso la Biglietteria del Teatro Verdi.
Per informazioni:
https://www.orchestradellatoscana.it/