C’è una sola meta italiana segnalata da Lonely Planet tra le destinazioni nel mondo assolutamente da non perdere nel 2021 come esperienza sostenibile: sono le “Vie di Dante”, un itinerario ‘lento’ che corre tra Toscana e Romagna. Non poteva forse esserci riconoscimento migliore, da parte della guida che è un po’ considerata la “Bibbia” dei viaggiatori, alla vigilia dell’anniversario dei settecento anni dalla morte del sommo poeta.
Puntare sul turismo slow
Un progetto di ‘turismo slow’ a cui le due Regioni stanno lavorando da tempo, alla riscoperta di tradizioni, artigianato, borghi e musei, sperando che nel 2021 il turismo internazionale, superata l’emergenza sanitaria, possa finalmente ripartire.
”Dante – sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani – è l’espressione della cultura italiana e di quella europea. E’ un figura unificante: nella sua Divina Commedia riuscì a tenere insieme la laicità dello Stato, tipica dei Ghibellini, e la spiritualità cara ai Guelfi. Ripercorrere le tappe del suo esilio attraverso due regioni sarà l’occasione per viaggiare all’insegna di un turismo nuovo e moderno, che consente di recuperare e gustare appieno la naturalità di un luogo”.
“Abbiamo investito molto sul turismo ‘lento’ – spiega l’assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras – e il progetto “Le vie di Dante” ne è un esempio significativo. L’attenzione da parte di Lonely Planet, che ci cita come buona pratica nella rubrica “Best in travel 2021” è importante in questa fase così complessa. Noi nel frattempo stiamo continuando a lavorare, ideare e progettare”.
In viaggio nei luoghi del Sommo Poeta
L’itinerario si snoderà lungo i luoghi attraversati dal poeta durante il suo esilio: da Firenze a Ravenna, dopo il 1302 quando fu condannato a morte da parte dei Guelfi Neri saliti al potere nella città toscana. C’è un cammino trekking, venti tappe per 395 chilometri, andata e ritorno. Ma ci si potrà spostare anche in bicicletta oppure in treno, attraverso l’antica e suggestiva via ferroviaria Faenza-Firenze.
Non resta a questo punto che prepararsi al viaggio, ognuno a modo suo, tra mostre d’arte e giornate dedicate magari a Paolo e Francesca, attraverso tappe ‘obbligate’ come il battistero fiorentino di San Giovanni, tanto caro a Dante, o la tomba a Ravenna, fino a proposte più originali come una visita alle trentatré lapidi dantesche nella Firenze medievale o un trekking all’eremo di Gamogna nel comune di Marradi. Ci sarà naturalmente spazio anche per il gusto e l’enogastronomia, tutti da scoprire.
Le vie di Dante attraversano ad oggi sette comuni: Firenze, Scarperia, San Piero, Borgo San Lorenzo e Marradi sul versante toscano, Brisighella, Faenza e Ravenna in quello romagnolo. Ma l’idea è di allargare l’offerta e il pacchetto anche ad altri territori. Gli uffici della Regione Toscana sono già a lavoro per questo.