Aprirà al pubblico il prossimo 11 giugno la mostra Giovanni Antonio Cybei e il suo tempo. Insigne statuario per le corti europee e Primario Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
L’evento espositivo, che si articola su quattro diverse sedi a Carrara (Accademia di Belle Arti di Carrara, CARMI, Palazzo Binelli e Palazzo Cucchiari) costituisce l’evento culminante delle celebrazioni per i 250 anni dalla fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Carrara (1769-2019).
L’esposizione celebra il primo direttore dell’Accademia, il grande ma dimenticato scultore carrarese Giovanni Antonio Cybei (1706-1784), che operò per le più illustri case regnanti d’Italia e d’Europa.
La mostra
La mostra offre una dettagliata ricostruzione della figura di Giovanni Antonio Cybei che va a colmare un vuoto nel percorso della scultura nel passaggio tra Barocco e Neoclassicismo.
Dell’artista sarà illustrato l’intero arco della sua attività, dalla sua formazione presso la Bottega Baratta al Baluardo, fino al quindicennio finale della sua vita in cui Cybei fu nominato direttore della neonata Accademia di Belle Arti.
Verranno esposte oltre un centinaio di opere (provenienti da importanti musei pubblici e collezioni private) tra sculture in marmo, modelli in gesso e terracotta, disegni, stampe, volumi, dipinti e saranno documentate nel modo più adeguato anche opere perdute o inamovibili attraverso fonti visive e scritte.
Le sedi della mostra
Al CARMI la bottega Baratta, con capolavori di Giovanni e del fratello Pietro, e le opere sacre e monumentali di Cybei (tra cui il San Giovanni Battista del Battistero di Volterra e il modello per la Fontana dei putti in piazza dei Miracoli a Pisa).
A Palazzo Binelli un focus sul ritratto, genere in cui la maestria di Cybei fu maggiormente riconosciuta, con busti di insigni aristocratici, politici ed eruditi (Francesco Del Testa Del Tignoso, Bernardo Tanucci, Ludovico Antonio Muratori, Carlo Sigonio), e una sala dedicata alla duchessa Maria Teresa Cybo Malaspina, benemerita fondatrice dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
A Palazzo Cucchiari una sezione sul Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, esponente del dispotismo illuminato, ed un’altra sul colossale Monumento equestre del duca Francesco III d’Este a Modena, eretto da Cybei nel 1774 e distrutto nei tumulti rivoluzionari, illustrato da modelli preparatori, vedute, piante, documenti e dall’unico frammento superstite.
Nella sede dell’Accademia di Belle Arti un’aula accoglierà testimonianze documentarie, librarie e figurative sulla prima attività dell’Accademia (tra cui il chirografo di fondazione, volumi, incisioni, gessi, documenti su Cybei in qualità di Direttore e di docente di Scultura), e sul territorio, con le celebri vedute delle cave di marmo di Saverio Salvioni, e due splendide mappe a volo d’uccello del litorale apuano, una delle quali realizzata da Filippo del Medico, Ispettore della Scuola di Architettura al tempo di Cybei e progettista del Palazzo Rosso, commissionato come sede dell’Accademia di Belle Arti e destinato nei prossimi anni ad ospitare la ricchissima Gipsoteca dell’istituto.
In mostra ci saranno anche pregevoli opere di confronto di scultori e pittori contemporanei: Jean-Baptiste Boudard, Michelangelo Borghi, Agostino Cornacchini, Domenico Andrea Pelliccia, Francesco Maria Schiaffino, Innocenzo Spinazzi, Pietro Stagi; Corrado Giaquinto, Guido Pignatta, Antonio Consetti, Giuseppe Maria Soli, Domenico De Angelis.
L’itinerario cybeiano si completerà a Carrara con le opere realizzate da Cybei in Duomo, di cui fu cappellano (l’altare “del Riscatto”, la Madonna del Rosario in cartapesta policroma, e la sua lastra tombale), con i bassorilievi mitologici nell’atrio del palazzo Remedi, e con due importanti nuove attribuzioni, le statue di San Francesco e di San Bernardino da Siena nella chiesa di San Francesco.
Chi è Giovanni Antonio Cybei
Scultore, abate, praticante di pittura e primo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Giovanni Antonio Cybei (Carrara 1706 – 1784) è stato, fra i personaggi meno noti del Settecento artistico italiano. Le sue opere si trovano oggi in alcuni dei più importanti luoghi d’arte d’Europa: dalla Basilica di San Pietro alla Reggia di Venaria, dall’Ermitage di San Pietroburgo con il ritratto di Caterina II di Russia, al Victoria & Albert Museum di Londra con quello del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena.