Le prime pagine dei giornali, le foto e i reportage che raccontano l’anno orribile della pandemia, le strade deserte e i reparti degli ospedali pieni. Un racconto fatto di immagini e di storie, di sguardi angosciati che oltrepassano le protezioni e di sorrisi spenti dietro le mascherine. Tutto questo è diventato un libro “Lockdown, un anno dopo – I 12 mesi che hanno cambiato le nostre vite nel racconto e nelle immagini dei protagonisti dell’informazione toscana”.
Una pubblicazione ideata e prodotta dal Consiglio regionale con il contributo dei quotidiani e dei fotografi toscani, dell’Ordine dei giornalisti e dell’Associazione stampa toscana.
Oggi, a un anno esatto dal primo provvedimento di chiusura, la presentazione con il presidente della Regione Eugenio Giani e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Presenti anche il direttore del Corriere Fiorentino Roberto De Ponti, il direttore de Il Tirreno Stefano Tamburini, il vicedirettore de La Nazione Piero Fachin e il caporedattore de la Repubblica Firenze Fabio Galati. Con loro anche il presidente dell’Odg Carlo Bartoli e il presidente Ast Sandro Bennucci.
Una testimonianza, ma anche “un’occasione per ringraziare chi ha garantito un servizio indispensabile per i cittadini durante un periodo così complesso tra rischi e cambiamenti. Il virus – ha detto il presidente Giani – ci ha insegnato quanto è importante essere tutti uniti di fronte alle situazioni di crisi: istituzioni, stampa, volontariato, sistema sociosanitario, protezione civile. La stessa unità sarà necessaria quando dall’emergenza sanitaria passeremo a quella sociale ed economica, sarà un elemento essenziale per affrontare al meglio la situazione”.
Il volume giornalistico e fotografico vuole raccontare senza retorica la vita di questi mesi attraverso gli scatti dei fotografi delle principali testate di carta stampata della Toscana: dalle mascherine stese in terrazza ai concerti sui balconi, dalle piazze vuote alle code nei supermercati, dalla parentesi spensierata dell’estate ai vaccini.
Le foto contenute nel libro sono state messe a disposizione da il Corriere Fiorentino, La Nazione, La Repubblica Firenze, Il Tirreno e sono opera di New Press Photo per La Nazione; Claudio Giovannini CGE Fotogiornalismo per Repubblica; Massimo Sestini per il Corriere Fiorentino; Franco Silvi, Dario Marzi, Massimo Matelli, Paolo Barlettani per Il Tirreno e, infine, del freelance Fabio Muzzi.
“E’ un racconto fotografico di come è cambiata la nostra vita, dalle piazze vuote alle terapie intensive piene – aggiunge Mazzeo – dalle saracinesche abbassate alla speranza che viene dagli anticorpi monoclonali di Toscana Life Science, fino ai primi vaccini che mettono in sicurezza i più fragili. Un racconto difficile, che parla anche di migliaia di morti, ma che vuol guardare al futuro con la speranza di una fase nuova, di una vera ripartenza”.