Anche la street art sarà protagonista del Centenario pucciniano che ricorda i cento anni dalla morte del Maestro Giacomo Puccini, avvenuta a Bruxelles il 29 novembre 1924.
Sarà Teo Pirisi, in arte Moneyless, che realizzerà due opere di arte urbana per omaggiare il grande compositore toscano che, con il suo genio e il suo estro, ha dato anima ad alcune delle opere liriche più belle e amate al mondo.
“La musica mi ha sempre affascinato e ispirato. – dichiara l’artista Moneyless -. Fin dalle prime esperienze da ragazzo, infatti, ho percepito una unitarietà tra le diverse forme di arte: nel timbro dei colori, nell’armonia della composizione, nell’esecuzione del segno c’è sempre una spiccata musicalità in ogni mio lavoro. Da lucchese, sono davvero onorato di essere stato invitato a celebrare Giacomo Puccini con una mia pittura murale, che trasformerà alcuni edifici donando loro una nuova bellezza”.
Le due opere che andranno ad arricchire il territorio pescaglino si trovano sulla Strada provinciale 32: la prima sarà dipinta su una cabina dell’Enel (si tratta della seconda cabina dell’Enel, dopo quella dipinta lo scorso anno in occasione del passaggio del Giro d’Italia) mentre la seconda, dalle dimensioni monumentali di oltre 1000mq, verrà invece realizzata sull’isola ecologica di Ascit.
“Durante il sopralluogo siamo stati affascinati da una grande parete lungo la strada che porta a Celle: è suddivisa da cinque linee orizzontali che ricordano un pentagramma – commenta il curatore Gian Guido Grassi -. L‘idea è sorta quindi spontanea e sarà un tributo a una delle arie di Puccini, raffigurata in maniera astratta, visionaria e moderna e voglio ringraziare l’amministrazione comunale e il Comitato promotore per aver accolto e finanziato il nostro progetto”.
Nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, Moneyless fin da ragazzo approda alle prime esperienze espressive e al graffitismo, si diploma successivamente all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia e consegue la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze.
Pioniere del muralismo astratto in Italia, ha indagato tecniche e materiali differenti (pitture su muro, legno, lastre e tela, disegni su carta, sculture in metallo o legno, installazioni con corde) e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in contesti prestigiosi di tutto il mondo siano essi spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie.
Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, come ipotesi di studio delle forze della natura, ha sentito forte il richiamo alla libertà e alla astrazione e, in questo percorso coerente, ha superato lo studio iniziale dei poligoni e dei solidi platonici per indagare il cerchio e arrivare quindi a frammentare le linee e le forme per disperderle nello spazio come “fuochi d’artificio”: combinando i graffiti alle sperimentazioni artistiche è riuscito a creare uno stile unico in grado di trasferire un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria».