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Lo spettacolare crollo delle due ciminiere dell’ex centrale Enel di Piombino

Le immagini della demolizione delle grandi torri alte quasi 200 metri. Cambia lo skyline della città toscana, ora qui sorgerà un polo dedicato al turismo sostenibile

Piombino 2

Un crollo spettacolare, durato pochi secondi e accolto da applausi, che cambia per sempre la città di Piombino e il suo panorama: le due torri bianche e rosse dell’ex centrale Enel di Tor del Sale, alte 195 metri l’una, che svettavano imponenti sul golfo non ci sono più.

La demolizione è avvenuta la mattina del 29 ottobre con microcariche esplosive. Da qui, ora, partirà un progetto di riqualificazione che vuole  trasformare il sito industriale dismesso in un innovativo polo dedicato al turismo sostenibile con strutture dedicate anche alla nautica.

Il video

 

Alla demolizione ha partecipatp anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha parlato di “un evento storico, il segno tangibile della nuova progettualità per Piombino e per la costa toscana. Abbiamo detto più volte, anche attraverso la nostra disponibilità per il rigassificatore, che lascerà le acque quando già pattuito con il Governo, della strategia di rilancio innovativo di questo tratto di costa e non solo, come conferma la trattativa sul futuro dell’acciaio in Italia e a Piombino che, come Regione, seguiamo passo dopo passo”.

Pochi giorni fa Giani, in qualità di commissario, ha inaugurato il nuovo piazzale di fronte alla banchina: “Si cominciano a vedere le fortissime potenzialità di Piombino e la sua funzione di interesse nazionale{7mark] – ha continuato –  Il progetto con Enel è forte del dialogo con le istituzioni – ricordo il supporto delle fasi autorizzative e ambientali da parte della Regione e di Arpat –, con il territorio e con l’Oasi Padule Orti Bottagone del WWF: oggi si restituisce il sito a nuova vita all’insegna della sostenibilità economica e ambientale”.

 

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Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari parla di un “simbolo di una città che cambia: [mark]da area industriale a struttura turistico ricettiva, una transizione significativa del futuro su cui stiamo lavorando per la nostra città. Per decenni, infatti, si è parlato di quale destinazione dare all’area: grazie all’approvazione del piano strutturale di pochi mesi fa, abbiamo chiuso un iter cruciale per consentire al progetto di proseguire senza rallentamenti”. Per Enel “si tratta di un ulteriore passo per favorire la transizione energetica, attraverso l’abbandono delle fonti fossili, lo sviluppo delle rinnovabili e la collaborazione per progettualità innovative a beneficio dei territori e delle comunità locali”.

La storia

La centrale Enel di Tor del Sale è entrata in servizio nel 1977 fino alla sua ultima chiamata in produzione avvenuta nel 2012. Nel 2015 è arrivato il nulla osta alla dismissione da parte del Ministero dello Sviluppo economico.

Nel 2018  stesso anno è stata oggetto di un preliminare di vendita tra Enel e Tor Del Sale spa che ha avviato la riqualificazione del sito in chiave turistica e di sostenibilità ambientale. A novembre 2021 sono iniziate le attività di demolizione: gli smantellamenti saranno completati da Tor del Sale entro il 2025, in parallelo alle bonifiche dell’area curate da Enel.

Importante è anche la collaborazione con l’Oasi Padule Orti Bottagone del Wwf con cui è stata rinnovata la convenzione per l’utilizzo di una parte di terreni di proprietà Enel e con cui è stato promosso un progetto di sostenibilità attraverso la realizzazione, a cura di Tor del Sale spa, di portali nido a fianco della centrale per i balestrucci, uccelli migratori della famiglia delle rondini che nidificavano nell’area delle caldaie.

La demolizione

Il passo cruciale della trasformazione dell’ex sito produttivo è stata la demolizione delle due grandi ciminiere in cemento armato alle ore 10 del 29 ottobre 2024: alte 195 metri ciascuna e pesanti complessivamente 14.000 tonnellate, sono state abbattute con microcariche esplosive posizionate alla base che ne hanno prodotto il ribaltamento fino a terra.

Alla base di ogni ciminiera sono stati realizzati 470 fori in cui sono stati posizionati 88 chili di esplosivo in cartucce con lo scopo di disintegrare completamente il calcestruzzo innescando il cinematismo di collasso simile a quello del taglio di un albero alto quasi 200 metri.

L’intervento, fa sapere Enel, “è stato progettato per garantire la massima sicurezza”, “adottando tutte le misure di mitigazione dei principali disturbi prodotti nelle aree circostanti con particolare attenzione alla tutela della avifauna presente nella riserva naturale regionale del WWF Padule Orti Bottagone che confina con il cantiere. Sono state previste anche speciali microcariche dissuasorie fatte esplodere alcuni secondi prima della detonazione vera e propria, per consentire agli uccelli di allontanarsi per tempo dalle aree vicine alle ciminiere”.

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