Lo Schermo dell’Arte, festival di cinema e arte contemporanea, non si ferma e si tiene nella sala virtuale
Quaranta film tra cinema d’artista, documentari, cortometraggi incontri, il programma di ricerca e residenza VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images: sono queste le coordinate della XIII edizione de Lo Schermo dell’Arte, festival di cinema e arte contemporanea. Quest’anno la manifestazione, come avvenuto per France Odeon, appena conclusosi, sarà interamente in streaming on demand, dal 10 al 14 novembre (contenuti disponibili fino al 22 novembre) sulla piattaforma Più Compagnia (www.cinemalacompagnia.it), in collaborazione con MyMovies.it. Perché Lo Schermo dell’Arte non si ferma e conferma tutto il suo programma, preparato per un’edizione che si pensava di poter svolgere in presenza: proprio il festival che si contraddistingue per la valorizzazione dei linguaggi della contemporaneità, sarà visibile grazie alle nuove tecnologie che segnano un nuovo modo, contemporaneo, di fruire il cinema e i prodotti audiovisivi, pur nella consapevolezza della centralità della visione in sala.
“In questo anno così difficile – dichiara Silvia Lucchesi, direttrice del Festival – la proposta dello Schermo dell’arte vuole essere una sorta di promemoria per il futuro. E’ importante riflettere sull’esperienza di questo presente caotico, incerto, irregolare. E desideriamo farlo presentando in streaming film che riteniamo una scelta della migliore produzione recente e che abbiamo molto amato. Ma vogliamo continuare anche a scambiare idee insieme ad artisti e ad amici curatori con i quali condividiamo un percorso. Confrontarsi e lavorare insieme è questione oggi ancor più essenziale. E lo faremo insieme al nostro pubblico collegato on line dalla sala del Cinema La Compagnia. Perché pur chiuso, il cinema è la nostra casa”.
Tutte le novità de Lo Schermo dell’Arte 2020
Le attesissime anteprime dei documentari de Lo Schermo dell’Arte non deluderanno gli affezionati del festival. Ci saranno opere del noto street artist JR, che ha firmato installazioni di arte pubblica e film, tra i quali Visage Villages, realizzato con Agnès Varda; altro artista popolarissimo celebrato al festival, sarà Keith Haring, con il documentario realizzato in occasione del trentesimo anniversario della sua morte, che ripercorre la sua vita e la sua opera attraverso alcuni filmati inediti provenienti dagli archivi della Haring Foundation; e ancora il film dedicato all’architetto Alvar Aalto e alla prima moglie Aino, creatori dell’iconico design scandinavo; il ritratto realizzato da James Crump del controverso artista Jordan Wolfson, autore di opere inquietanti e provocatorie; il film dedicato a Hans Hartung, maestro dell’Informale europeo, che si compone di interviste e riprese filmate all’interno della casa-studio nelle colline di Antibes; il documentario di Simone Manetti su Pippa Bacca, testimonianza della performance Brides on Tour, in conseguenza della quale l’artista milanese morì in Turchia il 31 marzo 2008.
Confermata anche la presenza (virtuale) degli ospiti internazionali che presenteranno i loro film in anteprima italiana, come la greca Janis Rafa, la palestinese Emily Jacir, la vietnamita Thao Nguyen Phan, gli israeliani Omer Fast e Dani Gal, il tedesco Rudolf Herz, il taiwanese Musquiqui Chihying, l’americano John Menik. Il Festival inoltre dedica una speciale attenzione alla produzione italiana con le opere di Riccardo Benassi, Anna Franceschini e Flatform. In programma Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence, primo progetto di produzione di opere video di artisti internazionali promosso e prodotto dalla Fondazione In Between Art Film e curato da Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini. Un progetto dedicato alle donne vittime di violenza domestica, a dimostrazione della sensibilità degli artisti contemporanei per questa piaga sociale, acuitasi con la pandemia in atto, tra i quali Iván Argote, Silvia Giambrone, Eva Giolo, Basir Mahmood, MASBEDO, Elena Mazzi, Adrian Paci, Janis Rafa.
Anche i Talk del festival trovano spazio online: dialogheranno insieme Riccardo Benassi con Andrea Lissoni, direttore dell’Haus der Kunst di Monaco; Anna Franceschini con Milovan Farronato, curatore del Padiglione Italia dell’ultima Biennale di Venezia; Flatform con Silvia Lucchesi, direttrice del Festival, gli artisti del programma Mascarilla 19 con i curatori Leonardo Bigazzi e Paola Ugolini.
Dalla Manifattura Tabacchi in streaming (sulla pagina Facebook di Manifattura Tabacchi e Schermo dell’Arte), ci saranno il collettivo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi con Kenneth Goldsmith, poeta, critico, fondatore dell’archivio online UbuWeb; la tavola rotonda sul tema Commissioning Artists’ Moving Images alla quale parteciperanno Beatrice Bulgari, presidente della Fondazione In Between Art Film; Han Nefkens, presidente della Han Nefkens Foundation e Mason Leaver-Yap, associate curator al KW Institute for Contemporary Art.
Visio, il programma per artisti della moving images, under 35
Lo schermo dell’arte organizza inoltre la IX edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images. a cura di Leonardo Bigazzi, prodotta con NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi. Allestita alla Manifattura Tabacchi anche la mostra Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis, con lo stesso curatore, che non potendosi vedere dal vivo, utilizzerà le tecnologie digitali online.
Per Visio, residenza ai giovani artisti internazionali under 35, 12 giovani artisti europei o residenti in Europa che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica sono stati selezionati con una open call in collaborazione con alcune delle più importanti accademie, scuole d’arte e residenze per artisti europee. A causa dell’emergenza sanitaria il programma si terrà online con oltre 40 incontri tra seminari, mentoring sessions e conversazioni a cui partecipano tra gli altri: Omer Fast, Philippe Alain-Michaud, Beatrice Bulgari, Alessandro Rabottini, Hilde Teerlinck, Ana Texira Pinto, Mason Leaver-Yap, Francesco Urbano Ragazzi, Adrienne Drake, Flatform, Ilaria Gianni.
Lo schermo dell’arte inoltre promuove il collezionismo di video-installazioni, film e video d’artista attraverso il VISIO Young Talent Acquisition Prize (VI edizione) che consiste nell’acquisizione di un’opera di uno degli artisti partecipanti da parte della Seven Gravity Collection, collezione privata italiana interamente dedicata alle opere video di artisti contemporanei.
Nel contesto della collaborazione con GUCCI, main sponsor di questa edizione, viene presentato un programma di film d’artista, a cura di Leonardo Bigazzi, che esplora le complesse dinamiche che regolano la coesistenza tra uomo e regno animale (fino al 17 gennaio 2021). Tutto il programma del festival sul sito http://www.schermodellarte.org/festival-2020.