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Livorno Music Festival sempre più internazionale con 172 artisti provenienti da 26 diversi paesi del mondo

Dal 7 agosto al 1 settembre 24 concerti che vedono protagonisti 172 artisti provenienti da 26 diversi paesi del mondo, tra i quali 49 artisti internazionali e 83 giovani talenti

Orchestra del Conservatorio Mascagni

Torna il Livorno Music Festival e quest’anno inizia nove giorni prima rispetto alle precedenti edizioni. Dal 7 agosto al 1 settembre 2024, saranno in tutto 26 giorni con 24 concerti che vedono protagonisti 172 artisti provenienti da 26 diversi paesi del mondo tra i quali, 49 artisti internazionali, 83 giovani talenti selezionati da LMF, e una quarantina di componenti dell’Orchestra del Conservatorio Statale di Musica “P. Mascagni”.

La manifestazione si svolge in sette dei luoghi più significativi della città di Livorno oltre a una trasferta a Suvereto e una a Pontedera.

Parallelamente ai concerti si terranno anche 32 corsi di alto perfezionamento strumentale e interpretazione musicale, tenuti da 38 insegnanti, ai quali si sono iscritti oltre 500 studenti e ne sono stati accettati 316, favorendo la promozione di scambi culturali internazionali e la formazione di giovani musicisti di ogni età e nazionalità.

Le parole del direttore artistico Vittorio Ceccanti: “Il calendario degli eventi è di altissimo profilo internazionale, sono quasi tutte produzioni originali create appositamente e che si possono ascoltare soltanto a Livorno, con una forte concentrazione di repertori da camera, cardine della condivisione musicale che sta a cuore al Festival, con omaggi ad importanti ricorrenze (Gabriel Fauré, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Arnold Schönberg, Luigi Nono, Francesco Petrarca, Enrico Berlinguer), e con la presenza di programmi innovativi caratterizzati dalla contaminazione dei generi. L’attenzione per le nuove generazioni è da sempre la principale missione del Festival. Come ho detto più volte, garantire ai giovani la combinazione tra un’esperienza formativa di altissimo livello e quella concertistica professionale con artisti altamente qualificati, inserendoli nel programma dei concerti in formazioni cameristiche, è uno straordinario stimolo di crescita umana e musicale e crea una vera e propria “bottega della musica”, una bottega che diventa anche “famiglia”, dove nascono sinergie e amicizie, esempio per una migliore società civile di cui abbiamo fortemente bisogno.”

Massimo Zamboni

Livorno Music Festival: il programma

Il Livorno Music Festival si apre il 7 agosto in Fortezza Vecchia, sul palco della Cisterna, con il Cineconcerto Arrivederci Berlinguer! per raccontare, un binomio felice; quello della musica e del film per cui è stata creata appositamente da Massimo Zamboni chitarrista, cantautore e scrittore italiano, oltre che chitarrista e principale compositore dei CCCP e dei successivi CSI. Sul palco Cristiano Roversi, tastiere e programming ed Erik Montanari, chitarre e cori insieme allo stesso Massimo Zamboni, voce e chitarra.

Giovedì 8 invece, si comincia con un piano recital d’eccezione, con Louis Lortie, concertista di fama mondiale vincitore del primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni nel 1984. Il Museo di Storia Naturale è l’ambientazione perfetta per le cangianti musiche di quello che è stato il fil rouge tra romanticismo e modernità: Gabriel Fauré. 

Il Festival prosegue il 9 agosto nella folla animata e vitale del Mercato Centrale di Livorno, dove il virtuosismo melodico di Giuliani incontra i viaggi onirici di Fauré, Mozart, con il dialogo appassionato e di pari complessità stilistica tra pianoforte e flauto e a chiudere l’Andante et rondò del compositore flautista austriaco Franz Doppler. Un concerto che farà emozionare, suonato dalla giovanissima star del flauto Alberto Navarra (premi internazionali ai concorsi solistici Severino Gazzelloni nel 2021 e Carl Nielsen nel 2022), il chitarrista Andrea Dieci, concertista e docente al Conservatorio di Modena, il pianista Eugenio Milazzo e alcuni giovani talenti internazionali.

Un altro appuntamento al Museo di Storia Naturale il 10 agosto. Questa volta il protagonista della serata è il pianoforte, attorno al quale ruotano le musiche scelte di Bach col suo splendido Concerto Italiano, lo Scherzo di Chopin, dai forti connotati drammatici ed emotivi, e la malinconica e fascinosa Sonata di Šostakovič, per chiudere poi con Beethoven. Il tutto affidato al clarinettista del Maggio Musicale Fiorentino Giovanni Riccucci, il violoncello di Gabriele Geminiani, concertista e docente al Conservatorio Rossini di Pesaro e dal pianoforte di Alessandro Deljavan, talento internazionale e docente presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia.

Domenica 11 alle ore 6 un gruppo di musicisti composto dai violoncelli di Geminiani e Di Tonno (docente al conservatorio di Piacenza e violoncellista del Quartetto Klimt), dal pianoforte di Silvia Da Boit (camerista e concertista di chiara fama) e da giovani talenti del Festival, suoneranno il loro saluto alla giornata nascente. All’alba la musica risplende assieme al sole che nasce, riflesso sulle acque che contornano la storica e possente Fortezza Vecchia di Antonio da Sangallo.

Il Festival continua sempre domenica 11 agosto alla Fortezza Vecchia, la sera alle ore 21 con la voce del mezzosoprano Manuela Custer, che ha calcato le scene dei migliori teatri internazionali, assieme alla chitarra di Andrea Dieci, al contrabbasso di Anita Mazzantini (contrabbasso a Santa Cecilia), il piano di Silvia da Boit, il Quartetto Klimt (ormai storico e prestigioso esecutore della musica da camera a livello internazionale) e un manipolo di giovani musicisti.

Martedi 13 agosto sempre alla Fortezza Vecchia Simone Librale al pianoforte, Cosimo Profita al clarinetto e il giovane talentuoso Duo Nami, formato da due violoncelli, eseguiranno in prima assoluta le composizioni ispirate alle liriche di Francesco Petrarca, in occasione del 650° dalla sua morte, create da otto giovani compositori appositamente per l’occasione.

Il 14 sera è la volta del Quartetto Klimt, coadiuvato dal contrabbasso di Anita Mazzantini e due giovani promettenti musicisti, al Museo di Storia Naturale.

Sul Palco della Cisterna della Fortezza Vecchia giovedì 15 agosto, un recital nello stile del grande cantautorato italiano, dove però la voce che dà forza ad una felice selezione che propone alcune tra le più famose canzoni italiane d’autore del Novecento è affidata ai tasti del pianoforte sapiente di Ilio Barontini.

Saranno il violino Stradivari Conte de Fontana di Pavel Berman, virtuoso concertista e insegnante a Lugano, il violoncello di Vittorio Ceccanti, direttore artistico del Festival, concertista e insegnante al conservatorio di Firenze e il pianoforte di Chong Park, concertista internazionale e capo del dipartimento di pianoforte alla Yonsei University di Seoul, a far risuonare il borgo medievale di Suvereto, venerdì 16 agosto.

I fiati escono dalle ultime fila dell’orchestra e diventano i protagonisti, il 17 agosto tra i libri della Biblioteca dei Bottini dell’Olio, dove un team di giovani fiati capitanato dal flautista Jurgen Franz (della NDR Elbphilarmonie di Amburgo), dal fagotto di Paolo Carlini (primo fagotto dell’ORT) e dal pianista Eugenio Milazzo affronterà una serie di brani tratti da opere celebri di Rossini e Verdi e altri ispirati da arie e tematiche operistiche.

Boris Belkin

Al Museo di Storia Naturale, domenica 18 agosto, in concerto un duo pianistico di concertisti d’eccezione, Tatiana Larionova e Davide Cabassi, che affronteranno alcune delle ventuno Danze Ungheresi di Brahms, e piccole gemme di estro e vivacità come La Fantasia di Schubert pura poesia dell’immaginario.

Di nuovo in Cannoniera il 20 agosto per un concerto dalle melodie straordinariamente espressive, all’insegna del romanticismo. Con la viola di Anna Serova, solista nelle più prestigiose sale concertistiche del mondo e 5 giovani talenti italiani e stranieri, con un programma tra Schumann, Franck e Brahms.

Il mezzo soprano Alda Caiello (una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilità, raffinatezza e capacità espressive), il soprano Maria Eleonora Caminada (esponente di spicco della vocalità contemporanea) e il pianista Alfonso Alberti (concertista e dedicatario delle composizioni dei più grandi compositori contemporanei, scrittore, poeta) incontrano Schönberg, Ligeti, Busoni, Nono, Fauré, Mascagni e Puccini al Museo di Storia Naturale mercoledì 21 agosto.

Nella Chiesa di San Ferdinando, detta Crocetta, le melodie di Mendelssohn si intersecano con quelle di Beethoven, per un concerto di speciale intensità con Eva Bindere, spalla della Kremerata Baltica di Gidon Kremer, Anna Serova e alcuni giovani talenti.

Venerdì 23 agosto vedrà una serata dedicata a Robert Schumann con il pianoforte di Maurizio Baglini, (pianista toscano impegnato in una straordinaria attività esecutiva, didattica, organizzativa) e quello del giovane Paolo Ehrenheim.

Il concerto di sabato 24 agosto in Cannoniera alla Fortezza Vecchia, vedrà protagonisti Alice Morzenti (una delle flautiste italiane più attive e qualificate della sua generazione), Eugenio Milazzo al pianoforte e un gruppo di giovani flauti è dedicato a tale strumento; simbolo della natura pastorale, bucolica, melanconica, dell’Arcadia.

Bach, Debussy, Ysaye, Liszt, Saint-Saens, Stravinsky. Una carrellata di brani dedicati al virtuosismo in musica per un eterogeneo manipoli di musicisti formati da Xenia Jankovic (violoncellista d’eccezione, insegnante a Detmold), Angela Panieri e Caterina Barontini (pianiste livornesi di grandi doti musicali), assieme ad un bel gruppo di giovani talenti del Festival, tutti in concerto il 25 agosto al Museo di Storia Naturale.

Manuela Custer

All’elegantissimo Grand Hotel Palazzo, davanti agli storici Bagni Pancaldi e alla Terrazza Mascagni, martedì 27 agosto ascolteremo la prima composizione di Giacinto Scelsi, scritta inizialmente per violino e pianoforte. La Sicilienne et Burlesque di Casella, dapprima languida, aggraziata e dissolvente, si fa, nella Burlesca, dinamica, interrotta e giocosa. Quasi, a tratti, Scarlattiana. La musica del francese Regis Campo è colma di vitalità, invenzioni melodiche, coloriture energiche. Maya di Clarke per due flauti e piano ha un carattere sognante e alterna melodie aeree e fluttuanti a suoni gorgoglianti e acquatici. Chiude Morlacchi, con un brano conosciutissimo ai flautisti, perché suonato frequentemente nei recital di flauto e universalmente gradito al pubblico per la sua freschezza di scrittura e la sua esplosiva vena virtuosa e scherzosa. Suonano il flautista Gianluca Campo, primo flauto della Fenice di Venezia, Barbara Panzarella al pianoforte, fin da giovanissima avviata ad una brillante attività solistica e cameristica, e il giovane Francesco Guarnieri al flauto.

Il ventesimo concerto si terrà il 28 agosto al Museo di Storia Naturale e vedrà una formazione composta da insigni concertisti quali Marco Rizzi al violino, la viola di Raffaele Mallozzi, Xenia Jankovic al violoncello, Lorenzo Micheli alla chitarra, insieme ad un nutrito gruppo di giovani musicisti con un programma dedicato a Schubert.

Di nuovo nella splendida chiesa di San Ferdinando giovedì 29 agosto, stavolta musiche di Gragnani e Mozart, eseguite dal clarinetto di Paolo Beltramini (primo clarinetto nell’Orchestra della Svizzera Italiana e titolare della cattedra di Clarinetto presso la Hochschule di Luzern), dalla viola di Raffaele Mallozzi (prima viola solista nell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia) e alcuni giovani talenti.

Nell’originale ambiente del Museo Piaggio di Pontedera il 30 agosto si terrà un recital per voci con Patrizia Ciofi, unanimemente riconosciuta come uno dei soprani più in vista della sua generazione, Eugenio Milazzo al piano e un gruppo di talentuosi cantanti del festival.

Sabato 31 agosto si terrà un concerto di eccezione, con una banda di sassofonisti diretta da Federico Mondelci (da trent’anni, uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale) e Roberto Frati (docente di ruolo della cattedra di sassofono presso il Conservatorio di Musica “L.Cherubini” di Firenze): musica sull’acqua, presso la Cannoniera della Fortezza, con un programma che spazia dal Barocco al Jazz.

L’ultimo dei ventiquattro concerti del Livorno Music Festival chiude la rassegna al Teatro Goldoni il 1 settembre, in coproduzione con il Conservatorio Statale di Musica Pietro Mascagni. In concerto il violino di Boris Belkin (celeberrimo violinista russo, ha suonato, tra gli altri, con Bernstein, Muti, Ozawa, Chung, Mehta, Maazel), la viola di Raffaele Mallozzi, il violino della giovane talento ucraina Oksana Butrynska, il clarinetto della giovane talento taiwanese Man Chi-Chan e l’Orchestra del conservatorio Mascagni diretta da Lorenzo Sbaffi (titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio Pietro Mascagni di Livorno e compositore)con un programma dedicato a Mozart.

Quartetto Klimt

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