a cura di Marco Ceccarini
Che Livorno sia una delle capitali italiane dello sport, è cosa risaputa. Gli oltre cinquemila spettatori che hanno quasi riempito il Modì Forum per il derby di pallacanestro tra Libertas 1947 e Pielle, valido per la Supercoppa di Serie B, vinto per la cronaca da quest’ultima, ne sono la conferma.
Così come ne sono conferma i seicento tifosi che, per il debutto del Livorno nel campionato di calcio di Serie D, hanno raggiunto Poggibonsi per assistere al successo dei giocatori amaranto.Livorno è la città più medagliata d’Italia per quanto riguarda le competizioni mondiali, continentali ed olimpiche, sommando livello assoluto e juniores, ma il recentissimo report sull’indice di sportività delle province italiane pubblicato da Il Sole 24 Ore, in apparente contrasto con il dato sulle medaglie, colloca questo territorio provinciale al secondo posto in Toscana, dopo Firenze, per la qualità e la diffusione dello sport.
Gli indicatori considerati dal report sono trentadue. In sei di questi la provincia di Livorno è fra le prime tre a livello nazionale. E’ prima nel nuoto e nel numero di società centenarie e successi storici. E’ seconda negli sport all’aperto e nell’atletica leggera ed è terza negli sport d’acqua e nella classifica concernente tecnici, allenatori ed ufficiali di gara.
Salvetti: “Insistere con gli investimenti sulle strutture
“Una grande soddisfazione, questa conferma al top in varie graduatorie”, ha commentato il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, attraverso una nota. “Nel quadro generale Livorno città ha dato un contributo fondamentale. Noi dobbiamo insistere con gli investimenti sulle strutture e la facilitazione del lavoro delle società. Dobbiamo avere nuovi spazi a disposizione ed invogliare i giovani a fare sport. La strada è tracciata e la città non può altro che trovare giovamento. Il resto della provincia sta provando a fare la stessa cosa”.
Lo scollamento tra il capoluogo e il resto della provincia, in effetti, è palese. Si tratta di uno scollamento che viene evidenziato da Gianni Giannone, delegato provinciale di Livorno del Coni, che ha affermato: “I dati de Il Sole 24 Ore evidenziano alcuni aspetti di grande importanza per il nostro territorio ma anche alcune situazioni su cui occorre riflettere. Se in città la situazione è positiva, lo stesso non si può dire per il resto della provincia, dove non sempre è possibile praticare tutte le discipline. Si tratta di un problema che, in riferimento alla classifica de Il Sole 24 Ore, condiziona diverse graduatorie. Infatti, se prendiamo il nuoto, dove la provincia di Livorno è prima, si vede che nel territorio provinciale esistono diverse società oltre a quelle del capoluogo. Lo stesso discorso vale per l’atletica dove il secondo posto è il risultato di una presenza diffusa delle società sul territorio od anche per la classifica di sport all’aperto in cui vengono ricompresi i campi di golf, i circoli velici ed i centri diving. Va da sé che bisogna ridurre il gap tra capoluogo e resto della provincia”.
Le potenzialità di Livorno sono ben riassunte dalla qualità e dal prestigio dei suoi dirigenti sportivi. Si tratta di un dato che, chiaramente, non si traduce in modo automatico in opportunità per il territorio, ma che serve a far comprendere cos’è e cosa può essere lo sport per la città e la sua provincia.
Livornese è Riccardo Fraccari presidente della federazione mondiale di baseball, livornese è Marzio Innocenti a capo della federazione italiana di rugby, così come Andrea Chelli presidente del comitato regionale del tiro a volo, come Giuseppina Di Lauro a capo del comitato toscano del canottaggio, Luca Marconi del canottaggio a sedile fisso, Andrea Leonardi della vela, Andrea Scapuzzi del golf e Massimo Faraoni che presiede il comitato regionale della pallacanestro.
Se all’attualità, poi, si somma la storia, i tanti successi nelle più svariate discipline e l’enorme tradizione sportiva, dalla scherma al canottaggio, dal nuoto al calcio, dal ciclismo al basket passando per tiro a volo, atletica, boxe, vela, pallavolo, arti marziali e tutto il resto, si capisce come veramente lo sport possa avere in una prospettiva neanche troppo lontana, per Livorno e la sua provincia, una grande importanza a livello sociale ed economico.
Un aspetto, questo, che è emerso con chiarezza in un recente dibattito pubblico sul basket organizzato dal Rotary Club Livorno, il più antico della Toscana, svoltosi nei giorni scorsi alla Rotonda d’Ardenza, dove è stato evidenziato come dalla pallacanestro e più in generale dallo sport possano derivare positive ricadute a livello sociale ed economico. La presidente Vanessa Turinelli si è detta “molto soddisfatta dei vari argomenti emersi” nel corso di una serata in cui, accanto al sindaco Salvetti e alle “vecchie glorie” Andrea Forti e Nedo Filoni, il presidente del basket toscano Faraoni e Giannone del Coni sono stati tra i protagonisti.
Faraoni: Il basket e lo sport in generale, a Livorno, sono in grado di produrre e sostenere un indotto di non poco conto
“Il basket e lo sport in generale, a Livorno, sono in grado di produrre e sostenere un indotto di non poco conto”, ha detto Faraoni. Mentre Giannone ha evidenziato che “Livorno e la sua provincia hanno le carte in regola per diventare un polo di grande richiamo e di interesse sportivo ma perché ciò avvenga occorre implementare l’impiantistica e favorire il turismo naturalistico in luoghi come le isole e le colline”.
Le grandi potenzialità di Livorno e della sua provincia sono state evidenziate, infine, anche da Daniela Becherini, medico dello sport, presidente del Panathlon Club Livorno, l’associazione di cultura della sport riconosciuta a livello internazionale dal comitato olimpico mondiale.
Sport volano per l’economia
“Lo sport ha certamente una grande importanza nel veicolare i valori dell’etica, la salute e l’aggregazione sociale”, ha affermato la presidente Becherini. “Ma lo sport può anche diventare un volano di sviluppo per l’economia. Quando l’Accademia navale, di cui siamo partner, organizza le gare veliche, la città è letteralmente invasa da uomini e donne provenienti da tutto il mondo. Questo è l’esempio plastico delle grandi potenzialità che ha Livorno e la sua provincia”.