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Vernio, nel piccolo borgo della Val di Bisenzio scoperte delle lettere inedite di Giorgio Vasari

Che relazione tra il borgo e Vasari? Dove erano custodite le missive? Una grande scoperta che sarà celebrata con la mostra “Vasari racconta… lettere, progetti e segreti al tempo dei Medici e dei Bardi”, dal 30 luglio all’Oratorio di Vernio

Una delle lettere di Vasari conservata nell’archivio della Compagnia di San Niccolò di Bari a Vernio

Vernio custodisce 7 missive scritte di pugno da Giorgio  Vasari e destinate al cavalier Marinozzi . Riguardano i lavori per la realizzazione della facciata del Palazzo dei Cavalieri a Pisa, dal 1846 sede della Scuola Normale Superiore e rappresentano oggi un tesoro di grande valore, da tutelare a valorizzare.

Il legame tra Vasari e Vernio

Le lettere di Vasari, 7 missive delle oltre mille che compongono il carteggio, furono scritte da Vasari nel 1564 , che negli anni era diventato l’uomo chiave per l’attuazione della politica culturale di Cosimo I, a Leonardo Marinozzi che era cavaliere di Santo Stefano e Camerlengo di Cosimo I, detto Il Vecchio, che nel 1415 sposò la Contessina de’ Bardi di Vernio futura nonna di Lorenzo il Magnifico. I Bardi rimasero fidi alleati dei Medici e dei discendenti di Cosimo e Lorenzo fino all’inizio del ‘600, e la corrispondenza della famiglia confluì nell’[/mark]Archivio della Compagnia di San Niccolò di Bari e scoperte nel 1997 da Alessandro Magini presidente dell’Accademia Bardi, che su di esse ha poi pubblicato uno studio [/mark]

Il contenuto delle lettere

Le lettere risalgono tutte al 1564 e trattano dei disegni per la facciata, della ricerca di artisti capaci di realizzarla e dei soggetti da rappresentare, soffermandosi anche sulle questioni economiche relative al corretto pagamento delle maestranze. Costituiscono dunque un’importante testimonianza per ampliare la documentazione relativa alla storia di uno dei più significativi palazzi di Pisa, simbolo dei Cavalieri di Santo Stefano, ordine con cui Cosimo I volle celebrare Santo Stefano papa.

Una mostra per celebrarle

Da un progetto del Comune di Vernio, con la curatela scientifica dell’Accademia Bardi e della Fondazione CDSE, martedì 30 marzo, all’interno delll’Oratorio di Vernio sarà inaugurata la mostra “Vasari racconta… lettere, progetti e segreti al tempo di Cosimo I de’ Medici e i Bardi di Vernio”. La mostra è stata realizzata grazie al contributo del bando della Regione Toscana per le “Celebrazioni dei 450 anni dalla morte di Cosimo I dei Medici e di Giorgio Vasari”: si è trattato del primo progetto nella graduatoria del bando fra quelli presentati nella provincia di Prato e l’ottavo in tutta la Toscana.

“Le lettere sono al centro della ricostruzione del contesto storico che vede protagonisti i Medici, soprattutto Cosimo I, di cui Vasari fu l’artista di punta, e la famiglia Bardi – hanno spiegato la direttrice del CDSE Alessia Cecconi e Alessandro Magini – Accanto ai documenti e ai pannelli esplicativi abbiamo voluto creare anche una presenza emozionante, Vasari vivente che a Vernio, nell’Oratorio, cerca di dialogare con un’altra epoca”. Sarà infatti proprio Giorgio Vasari (interpretato dell’attore Nicola Pecci,) ad accogliere i visitatori all’ingresso, attraverso l’illusione di un “quadro vivente” che racconta di sé e delle sue opere.

L’allestimento comprende le lettere originali e una serie di pannelli con testi e illustrazioni create per la mostra da Anita Barghigiani, sarà aperto al pubblico dal 3 agosto al 15 settembre il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.

Aperture straordinarie sono previste durante le serate di “Apriti Chiostro” dalle 20 alle 23. Il progetto complessivo, che prosegue fino al 19 novembre, comprende anche un ventaglio di attività che spaziano da mostre a laboratori per bambini, da incontri di studio a visite sul territorio e a Pisa, alla scoperta dei fili che hanno legato il territorio di Vernio con la cultura e la politica dei Medici e del Rinascimento.

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