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Leonardo era ambidestro: la scoperta dell’Opificio delle Pietre Dure

La conferma definitiva è emersa dalla campagna di indagini sul disegno 8P degli Uffizi, spunta anche un ‘paesaggio invisibile’ sul retro

“Ed in quegli, a parte a parte, di brutti caratteri scrisse lettere, che son fatte con la mano mancina a rovescio; e chi non ha pratica non l’intende, perchè non si leggono se non con lo specchio” scriveva Giorgio Vasari spiegando la celebre ‘scrittura al contrario’ di Leonardo da Vinci.

Adesso la conferma definitiva viene dall’ultima campagna di indagini svolte dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze: Leonardo da Vinci era ambidestro cioè scriveva e dipingeva con entrambe le mani. La notizia emerge dallo studio sulle due differenti stesure del ‘Paesaggio’ di Leonardo da Vinci (conosciuto come disegno 8P), ritenuto il primo disegno noto del grande artista e certamente il suo primo lavoro datato 5 agosto 1473.

L’analisi, guidata da Cecilia Frosinini, sul disegno, di proprietà delle Gallerie degli Uffizi, ha permesso la scoperta sul retro dell’opera di due paesaggi sovrapposti del tutto diversi da quello disegnato sul fronte: sono raffigurate una scena fluviale, con al centro un corso d’acqua e due rive collegate da un ponte, e sulla sinistra una formazione di rocce aguzze e frastagliate.

Leonardo aveva impostato questo scenario a nerofumo e successivamente ne sottolineò con l’inchiostro alcune forme, aggiungendo anche dei picchi montuosi. Dall’esame del retro affiorano, inoltre, sotto il paesaggio fluviale in basso a sinistra e più in alto, alcuni disegni a punta di piombo, un fiore stilizzato (una rosetta) e alcuni motivi geometrici. L’Opificio delle pietre dure ha rivelato anche la presenza di alcune tracce solo incise, con uno stile cosiddetto ‘cieco’ o ‘acromo’.

Lo studio del disegno e in particolare l’analisi calligrafica di due scritte hanno inoltre confermato l’ambidestra del genio di Vinci. Secondo l’Opificio delle pietre dure entrambe le scritte, sia quella tracciata secondo la celebre stesura al contrario di Leonardo, da destra verso sinistra, che l’altra scritta nel verso ordinario sono da ricondurre alla mano del genio di Vinci che usò la sinistra per la scritta ‘a specchio’ e la destra per la scritta sul retro da sinistra verso destra.

Per il direttore degli Uffizi Eike Schmidt “gli elementi emersi durante questa campagna di indagini aprono nuove prospettive sull’interpretazione del disegno 8P di Leonardo e su come l’artista ha ‘costruito’ il Paesaggio, sulla sua tecnica e perfino sulle sue abitudini e abilità nella scrittura, scoprendolo ambidestro: una vera e propria rivoluzione nell’ambito degli studi leonardeschi”.

Il disegno sarà protagonista insieme ad altre opere della mostra “Alle origini del Genio” che sarà inaugurata dal presidente Mattarella il 15 aprile al Museo Leonardiano di Vinci.

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