I bambini del nido aumentano fino al 29,7% la capacità di controllare la motricità e la coordinazione, nella scuola dell’infanzia la capacità di risolvere problemi interni a situazioni sociali cresce dell’82% e per gli alunni della primaria l’indice di comprensione verbale migliora del 14,3%. Sono i risultati di tre anni di attività di “Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza”, politica educativa della Regione Toscana, realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, che cura il coordinamento scientifico, Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e Cepell (Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura).
“Leggere: Forte!” ha introdotto nelle scuole toscane un tempo quotidiano dedicato alla lettura ad alta voce da parte degli insegnanti. Una pratica semplice che, è stato dimostrato, sviluppa le competenze cognitive di base dei bambini e dei ragazzi, potenzia le loro capacità intellettive, le loro abilità relazionali ed emotive, nonché il pensiero critico, favorendo così un rendimento scolastico positivo.
I risultati dell’indagine
Il campione coinvolto nella misurazione degli effetti nell’arco dei tre anni è stato composto da circa 2019 bambini della fascia 0-3 anni, circa 740 bambini della fascia 3-6 anni e circa 2588 bambini della scuola primaria (oltre a 1613 studenti delle secondarie di I e II grado).
La misurazione dell’impatto dell’ascolto della lettura è stato effettuato tramite la somministrazione di test specifici.
“Leggere forte è un progetto importante, un valore aggiunto che semina futuro e che intendiamo continuare a sostenere – ha annunciato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini -. Quattro anni fa, quando la Regione Toscana decise di investire su di esso, fece una scelta lungimirante. Questa azione ha coinvolto tutto il sistema 0-6 e le scuole di ogni ordine e grado, ed è diventata una vera e propria politica educativa”. “Leggere Forte – ha rimarcato – è una politica di democrazia cognitiva: tutte le bambine e tutti i bambini, le ragazze e i ragazzi che frequentano un nido o che vanno a scuola possono beneficiare degli effetti dell’ascolto della lettura ad alta voce, non solo coloro che provengono da contesti familiari in cui si è già abituati alla pratica della lettura. La finalità principale è sicuramente il contrasto della dispersione o, per dirla in positivo, la promozione del successo scolastico”.