Si è tenuta in consiglio regionale la votazione della legge sul biologico, discussa in aula alla Camera dopo un lungo e travagliato iter. E tra dubbi e perplessità – soprattutto da parte del mondo scientifico -, sono stati approvati gli emendamenti per eliminare il richiamo al “biodinamico” dalla proposta.
Il testo (“Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico“), che consiste in 21 articoli, è un provvedimento molto atteso anche in Toscana, utile per fissare norme e standard di un settore in forte crescita come quello dell’agricoltura biologica e per applicare le indicazioni contenute nelle direttive dell’Unione Europea.
Agricoltura biologica in Toscana
Stando allo studio del 2021 di Coldiretti Toscana, pubblicato in occasione della presentazione del “PIF: Organica Toscana, la Rete di agricolture biologiche, etiche e sociali”, sul territorio regionale il 30% dell’agricoltura è biologica, quindi si parla di circa 217mila ettari di superficie agricola. Ci sono prevalentemente oliveti, vigneti e frutteti, ma anche nuovi comparti che si stanno convertendo, come i vivai. Una tendenza cresciuta negli ultimi anni e che colloca la Toscana tra le regioni più attive in questo campo.
L’attenzione al bio rispecchia anche l’andamento dei consumi che, soprattutto da inizio pandemia, hanno virato verso una maggiore tracciabilità e sostenibilità dei prodotti locali. Con l’emergenza Covid-19, la crescita ha riguardato ad esempio i vini rossi come il Chianti Classico Docg (+1,7%), il Chianti Docg (+3,8%) e il Toscana igt (+3,1%) e per i bianchi con il Toscana Igp (+0,6%).
Il testo e gli emendamenti
Il disegno di legge aveva sollevato diversi malumori per aver equiparato l’agricoltura biodinamica al metodo biologico. Il riferimento al biodinamico appariva nel testo una manciata di volte (sette, per la precisione), eppure ha suscitato non poche polemiche tra gli scienziati che la considerano una pratica senza fondamento.
Su questo punto, sono intervenuti la senatrice a vita Elena Cattaneo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e anche il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi che, in un articolo su Huffington Post, ha parlato di una condotta che rasenta la superstizione e l’esoterismo: “Dalla fine della caccia alle streghe in poi, la magia non è mai più entrata nell’ordinamento giuridico: sono molto fiducioso che il Parlamento italiano non vorrà provare a fare questo passo indietro di qualche secolo”.
Differenze tra biologico e biodinamico
Con biologico si fa riferimento a un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali. Ciò significa che questo tipo di agricoltura tende ad avere un impatto ambientale limitato e incoraggia a un uso responsabile di energia e risorse; preservare la biodiversità e gli equilibri ecologici; mantenere la qualità del suolo e delle acque.
Inoltre, le norme in materia di agricoltura biologica favoriscono il benessere degli animali e impongono agli agricoltori di soddisfare le esigenze comportamentali degli animali.
L’agricoltura biodinamica, pur assimilando alcune tecniche tipiche dell’agricoltura biologica, allude a un insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla teoria elaborata da Rudolf Steiner, esperto in dottrine esoterico-filosofiche vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Lo scopo di questa visione è di ottenere un’agricoltura più in equilibrio con l’ecosistema terrestre attraverso attività di compostaggio, calendario delle semine e “preparati biodinamici”, ottenuti da letame, parti animali (vescica di cervo, le corna di vacca o il suo intestino, il cranio di bue, ecc.), polvere di quarzo o sostanze vegetali, in diluizione omeopatica. Un esempio è il preparato 500 (il cosiddetto “cornoletame”) che riguarda il trattamento di corna di mucca e letame e viene impiegato per aumentare la fertilità del terreno.
Dopo morte di Steiner, l’agricoltura biodinamica ebbe un discreto successo in Germania e dal 1928 la cooperativa Demeter raccoglie i produttori del settore in oltre 70 Paesi.