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Servizi, supporto ai territori, identità: arriva una legge per valorizzare e rilanciare la Toscana diffusa

La legge sarà approvata a fine estate per poi essere sottoposta all’esame del Consiglio regionale. Il presidente Giani: “Uno strumento che metterà ordine negli interventi e nelle risorse per la valorizzazione di queste aree”

Toscana Diffusa, alla scoperta di borghi, campagna e panorami in giro per la regione - © Marta Mancini

Valorizzare e rilanciare i luoghi della Toscana diffusa – che comprendono i territori di 172 Comuni – e favorire il ripopolamento nelle zone dove i processi di abbandono sono più accentuati. È questo l’obiettivo della nuova legge regionale, la cui proposta è stata presentata oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani: dopo essere stata discussa con i soggetti istituzionali, i rappresentanti del mondo del lavoro e dell’associazionismo, sarà approvata a fine estate per poi essere sottoposta all’esame del Consiglio regionale.

Valorizzare i borghi, le aree montane e isolare, gli insediamenti rurali

La Toscana diffusa comprende non solo i piccoli centri, ma anche gli insediamenti rurali e lontani dagli abitati, i borghi storici che hanno potenzialità di richiamo, le aree montane e più isolate.

“L’idea – spiega il presidente Giani – alla base di una delle proposte di punta del mio programma elettorale che oggi trova la sua concretizzazione, è quella di riportare a una crescita più equilibrata quelle zone che credo sia appropriato chiamare Toscana diffusa, perché ‘aree interne’ sminuisce la loro importanza rispetto ad altre parti del territorio. La Toscana è una sola. È giusto sottolineare l’attrazione esercitata dai centri più importanti, ma uguale dignità spetta anche a un piccolo borgo o a un centro situato sulla costa, in collina o in montagna. E questo lo potremo fare in modo più organico ed efficace con uno strumento come questa legge,  mettendo ordine fra gli interventi, ormai numerosi e le risorse destinate ai Comuni che sono i principli alleati in questo impegno per la valorizzazione della Toscana diffusa”.

La legge sarà articolata in cinque grandi capitoli corrispondenti ai diversi settori di intervento: servizi essenziali, supporto ai territori, sostegno alla residenzialità e all’economia, identità e beni comuni.

Insieme alle risorse del bilancio regionale e a quelle del PNRR anche i Fondi strutturali europei sono uno strumento fondamentale per sostenere gli obiettivi di valorizzazione della Toscana diffusa delineati nel Piano regionale di sviluppo che vengono dettagliati nella nuova legge. Con due delibere già approvate dalla Giunta è stata prevista una riserva del 50% per i bandi ricerca e sviluppo a favore delle imprese localizzate sulla costa, ma più in generale una premialità trasversale specifica a tutti i fondi per le imprese e gli enti pubblici delle aree più periferiche.

“Nei prossimi giorni – preannuncia Giani – sarà presentato il pacchetto di oltre 100 milioni di interventi infrastrutturali per la riqualificazione e valorizzazione in chiave economica, sociale, turistico-culturale e per la messa in sicurezza ambientale di 6 aree speciali, che comprende 115 Comuni: la Garfagnana, Lunigiana, Media Valle del Serchio, l’area appenninica dalla montagna pistoiese arrivando in Valtiberina passando per la Val Bisenzio, il Valdarno-Valdisieve e il Mugello, e poi la Valdichiana Senese, l’Amiata Val d’Orcia e Grossetana e le Colline del Fiora, e infine la zona delle Colline Metallifere, la Val di Merse e l’Alta Valdera e Alta Val di Cecina”.

Dai PDF alla rigenerazione urbana

Per quanto riguarda i servizi essenziali, che vanno dai trasporti alla sanità, sono stati assegnati 10 milioni di euro per il sostegno delle cosiddette “linee deboli” del trasporto pubblico locale.
In tema di diritto alla salute, nei prossimi due anni saranno realizzati 24 Ospedali di comunità e di 75 Case di comunità su tutto il territorio regionale, di cui 26 nei territori della Toscana diffusa, per un investimento complessivo di circa 250 milioni di euro.

Sul tema della connettività gioca un ruolo chiave per superare le diseguaglianze, anche in materia di cittadinanza digitale. La Regione inoltre ha da tempo avviato un percorso per diffondere la connettività in Toscana, dapprima presidiando le azioni di connettività dei grandi progetti nazionali per l’estensione della banda ultra-larga, Italia1G e Italia5G e oggi andando a rafforzare ulteriormente la capacità di presidio presso i comuni anche tramite inhouse digitali delle Pa toscane.
Per diffondere le competenze digitali la Regione sta realizzato sul territorio una rete di Punti Digitale Facile (PDF), dove i cittadini sono supportati da persone competenti, i Facilitatori digitali, nell’uso di Internet e degli strumenti digitali: una rete diffusa e capillare di oltre 200 punti, di cui la metà localizzati nei territori della Toscana diffusa.

In tema di supporto ai territori la Regione promuove interventi di rigenerazione urbana diffusa nei comuni con popolazione inferiore a 20.000 abitanti al fine di rendere più attrattivo e “vivibile” il territorio e favorire il rilancio economico. “Su questo tema la Regione ha già utilizzato il finanziamento messo a disposizione dalla legge 145, insieme a fondi propri, per molti progetti di Comuni, fino a 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti. In tutto si tratta di oltre 32,3 milioni di risorse (statali e regionali) per 77 interventi in 73 Comuni” ha spiegato Giani.

Per quanto riguarda il sostegno alla residenzialità sono quasi mille le domande presentate per il bando regionale sulla Residenzialità in montagna, con cui si può arrivare a ricevere fino a un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano, al di sotto di 5mila abitanti.

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