“Un grande progetto: fare alle terme gli Uffizi del mare” . Le terme in questione sono quelle “del Corallo” così com’è meglio conosciuto lo stabilimento termale Acque della Salute a Livorno. Parte di un complesso costruito a partire dal 1903, su progetto dell’ingegnere Angiolo Badaloni, la storia delle Terme che hanno fatto di Livorno una delle principali mete turistiche balneari all’inizio del Novecento, ha accompagnato, tra decadenza e rinascite, la storia dell’Italia fino ad oggi. Oggi per queste terme di grande bellezza si spalancano le porte di un futuro inedito.
Le Terme del Corallo entreranno a far parte del progetto degli Uffici diffusi. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo sulla sua pagina Facebook: “La disponibilità del direttore Schmidt a fare di queste terme uno dei presidi del progetto Uffizi Diffusi è un ulteriore incoraggiamento a portare fino in fondo questa volontà del comune di Livorno che come Consiglio Regionale sosterremo”.
Luoghi capaci di spingere la bellezza oltre le mura, capaci di attivare un turismo diffuso e di far percepire la Toscana come un unico prodotto turistico in vista della riapertura dei musei.
A queste bellezze “di terra” si aggiungeranno le Terme del Corallo. La loro storia, come spiega Fondo Ambiente Italiano, fondazione impegnata per la salvaguardia del patrimonio nazionale, che le ha inserite tra i luoghi storici della salute, ruota attorno ad una polla d’acqua salata che fu considerata ottima per la cura delle malattie dell’apparato digerente. La polla fu rilevata dalla società Acque della Salute che nel 1904 vi costruì attorno lo stabilimento che ha fatto la fortuna di Livorno, complice anche la linea tramviaria che portava direttamente in città.
Le Terme di Corallo si sono anche guadagnate l’appellativo di “Montecatini a mare”, nel dopoguerra, tuttavia, lo stabilimento iniziò un lento declino: fu trasformato prima in salone da ballo finché un incendio, nel 1982, lo danneggiò irreparabilmente. Solo recentemente si è cominciato a sperare in un vero e proprio recupero del complesso quando, nell’ottobre del 2009, diventò patrimonio comunale permettendo l’avvio di alcuni lavori di messa in sicurezza e restauro. Ora una nuova speranza.
Il 2021 potrebbe infatti segnare una tappa fondamentale che potrebbe riportare queste Terme al loro antico splendore su input del direttore Eike Schmidt e del suo sogno di un museo a cielo aperto senza confini.