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Le preziose botteghe fiorentine nelle fotografie di Guido Cozzi in mostra all’Istituto de’ Bardi

La mostra aperta dal 25 gennaio al 31 maggio, accompagna i visitatori in un viaggio per immagini all’interno di alcune botteghe artigiane della città tra restauratori, decoratori, bronzisti, fabbri, falegnami, doratori, orafi e rilegatori

Dal 25 gennaio al 31 maggio 2025 l‘Istituto de’ Bardi di Firenze ospita la mostra “Botteghe Fiorentine” del fotografo Guido Cozzi.

L’esposizione accompagna i visitatori in un viaggio per immagini tra passato e presente all’interno di alcune botteghe artigiane della città: restauratori, decoratori, bronzisti, fabbri, falegnami, doratori, orafi, rilegatori e molti altri.

Mestieri che un tempo costituivano il tessuto economico e sociale dei quartieri cittadini e che oggi, nonostante le difficoltà, continuano a mantenere vivo un sapere antico e prezioso.

Il fotografo fiorentino Guido Cozzi presenta venti immagini di altrettante botteghe, descritte con un taglio documentaristico.

Gli spazi sono inquadrati frontalmente, senza la presenza umana, per mettere al centro la dimensione materiale degli oggetti. I suoi scatti raccontano un “tempo sospeso”, offrendo al visitatore uno spunto per riflettere non solo sulle condizioni attuali degli artigiani, in una società sempre più orientata al consumo di massa, ma anche sui profondi cambiamenti che la scomparsa di queste realtà porterebbe alla città di Firenze.

Alle immagini si aggiunge un video, sempre realizzato da Guido Cozzi, che vuole essere un inno alla bellezza di Firenze, città fatta a mano, grazie alla straordinaria collaborazione tra architetti, ingegneri, artisti e naturalmente artigiani.

Alla Tethys Gallery di via de’ Vellutini 17r, la galleria a pochi passi dall’Istituto fondata da Guido Cozzi nel 2004 insieme a Stefano Amantini e Massimo Borchi, sarà allestita una piccola mostra complementare, che raccoglie immagini di botteghe storiche ormai non più in attività, offrendo un ulteriore sguardo su un passato che rischia di essere dimenticato.

Filistrucchi, wigs and theatrical makeup, via Verdi 9

Gli appuntamenti tematici

Il 30 gennaio alle ore 18.00, si tiene la conferenza-spettacolo Shakespeare, il teatro come “artigianato”. Un mestiere che si impara “a bottega”, a cura del regista e attore Alessandro Calonaci, che illustra il parallelismo tra il lavoro artigianale e la creazione teatrale. 

Il 7 febbraio alle ore 15.30, il professor Giovanni Cipriani tiene la conferenza Ottone Rosai, un artigiano, figlio di artigiani dell’Oltrarno fiorentino, approfondendo la figura di uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento.

Il 22 febbraio, Guido Cozzi conduce il seminario Fotografare l’artigianato, un’opportunità per imparare a valorizzare il proprio lavoro artigianale attraverso la fotografia.

Due, infine, gli appuntamenti di marzo: il 7 marzo alle 16.00 la restauratrice Laura Grossi dello Studio Santo Spirito parla su La poesia del restauro nell’ex quartiere artigiano ed il 21 marzo alle 17.30 il giornalista Stefano Tesi tiene la conferenza Raccontare l’artigianato tra cronaca e reportage.

La mostra Botteghe Fiorentine si può visitare gratuitamente durante tutte le attività dell’Istituto oppure su prenotazione, scrivendo all’indirizzo segreteria@istitutodebardi.org. Anche per partecipare agli eventi collaterali, data la disponibilità limitata di posti, è necessaria la prenotazione.

Guido Cozzi, Polloni Vetrate Artistiche

Informazioni sull’evento:

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