Un progetto di studio con le Università di Trieste e Firenze per tutelare la biodiversità dei parchi urbani con lucciole, farfalle, api, libellule, orchidee e piante spontanee rare viene realizzato a Lucca intorno al monumento delle Mura, nei prati degli spalti e lungo i fossati. Un gruppo di studio monitorerà la biodiversità urbana analizzando le piante e gli insetti presenti.
Particolare attenzione verrà rivolta agli insetti utili nella lotta biologica e agli impollinatori come api, farfalle, coleotteri. Gli spalti delle Mura sono ambiente particolarmente idoneo ad ospitare questi animali, essendo prati rustici nei quali diserbanti ed altri prodotti chimici non sono mai stati usati. Sempre a Lucca, informa una nota, alcune zone della città saranno inoltre dedicate al mantenimento di fioriture selvatiche, proprio per aiutare gli insetti utili che negli ultimi anni si sono ridotti di numero. Lucca farà parte di progetti internazionali di tutela della diversità urbana, e monitoraggio degli impollinatori a cui i cittadini potranno partecipare incrementando l’interessante processo di ‘citizen science’, l’arricchimento dei dati scientifici da parte dei cittadini.
Tra le accortezze che saranno usate per tutelare la diversità di fiori e animali, ci saranno anche tagli selettivi sulle cortine delle Mura e sulle scarpate, dove dalla primavera all’autunno fioriscono piante ormai rare e dove sono state rilevate almeno nove specie di orchidee, specie dalle fioriture meravigliose, tutelate dalla normativa europea, nazionale e regionale.
“La cura e l’ordine dei grandi parchi urbani e la tutela della biodiversità vanno d’accordo – afferma l’assessore al verde pubblico Francesco Raspini – attuando semplici linee di programmazione nei lavori di manutenzione e di sfalcio siamo in grado di aiutare la natura e aumentare la bellezza e la ricchezza biologica degli spalti e delle Mura con fioriture naturali che daranno una mano agli insetti utili“.
Inoltre il mantenimento di una vegetazione ripariale, ossia che può offrire riparo, intorno al fossato degli spalti delle Mura di Lucca, per tutto il periodo vegetativo dalla primavera all’estate, ha permesso infatti al corso d’acqua di svolgere il suo ruolo di corridoio ecologico utile alla riproduzione e allo spostamento di animali e di piante.
Grazie a questo intervento, supportato dal Comune e dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord, è stato possibile rivedere in città lucciole, libellule e una grande varietà di farfalle. La fascia di vegetazione rappresenta una barriera contro la predazione di uccelli come aironi, cornacchie, gabbiani, che in mancanza della protezione delle erbe, prederebbero uova, nidiacei, anfibi, pesci ed invertebrati.
Da pochi giorni si sono avvicinati agli spalti di Lucca anche gli ibis sacri, uccelli esotici invasivi altamente nocivi, proprio per la loro capacità predatoria e competitiva nei confronti della fauna autoctona.