Talento e mani prestate ai grandi artisti contemporanei per realizzare opere apprezzate in tutto il mondo. I grandi nomi dell’arte internazionale affidano da sempre idee e visioni agli artigiani riconosciuti come i più bravi, quelli toscani, delle botteghe di Pietrasanta e Carrara.
Una lunga tradizione, con nomi spesso nascosti dalla fama degli artisti committenti, ma che hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione delle opere d’arte. Il documentario “Le mani dell’arte” di Daniele Rocca e Federico Giannini racconta proprio questo e verrà trasmesso venerdì 23 luglio su Rai 5, nel programma Art Night, a partire dalle 21.15.
Nel lavoro del regista Daniele Rocca, artisti internazionali raccontano perché hanno deciso di far realizzare le proprie opere in Italia, che cosa hanno trovato nel nostro paese, come hanno dialogato con le maestranze artigiane. Un viaggio tra due dei distretti artistici più importanti del mondo, quello di Carrara e quello di Pietrasanta, dove il marmo ed il bronzo sono da secoli scolpiti e modellati da mani sconosciute, al servizio degli artisti di ogni tempo.
La domanda a cui Rocca vuole rispondere è: di chi sono le mani che realizzano materialmente un’opera d’arte? Gli esecutori materiali infatti non sono quelli che compaio sulla didascalia in un museo, ma sono degli artigiani che li aiutano. Accede oggi e accadeva secoli e secoli fa con Giotto, Verrocchio, Michelangelo, Bernini, Canova, Thorvaldsen. I grandi artisti del passato erano circondati, nelle loro botteghe e nei loro atelier, da decine di giovani artigiani, apprendisti, ragazzi di bottega: alcuni di questi si dimostravano così abili e talentuosi da diventare artisti loro stessi. Come Leonardo da Vinci, che cominciò la propria carriera, giovanissimo, come collaboratore del Verrocchio. È anche grazie al lavoro compiuto durante il suo apprendistato che Leonardo è diventato il grande artista che oggi il mondo conosce.