Dall’11 al 15 settembre l’ex monastero di Sant’Orsola a Firenze ospita “Le Case: mondi possibili”: cinque giorni per abitare uno spazio chiuso al pubblico da oltre 30 anni, attraverso musica, teatro e letteratura.
In programma: laboratori, performance, incontri, presentazioni e visite guidate alla riscoperta di un luogo cardine nel quartiere di San Lorenzo, per troppo tempo sottratto alla collettività, a cura di compagnia Murmuris in collaborazione con il Museo di Sant’Orsola.
Il festival è completamente gratuito e avrà molti ospiti: dall’autore tradotto il 25 lingue Sacha Naspini al sindaco Dario Nardella, dalle attrici Francesca Sarteanesi e Monica Bauco al drammaturgo Mimmo Borrelli, dall’associazione interculturale di donne Nosotras ai portavoce di Storia gruppo incaricato della gestione dello spazio.
Dicono gli organizzatori: “Nell’ambito di Estate Fiorentina 2023 Murmuris realizza un festival all’interno di un luogo simbolico che abbiamo già frequentato e abitato svariate volte in passato perché sappiamo che tenere vivi i luoghi particolari come l’ex convento attraverso eventi culturali è un ottimo modo per provare ad immaginarne un futuro come spazio aperto e vivo a beneficio della città. Abbiamo pensato a un insieme di eventi che vanno da spettacoli teatrali a laboratori dedicati alle donne di Nosotras fino a un talk che vedrà coinvolti vari soggetti che vorranno dare il loro contributo a proposito della città futura sostenibile in cui tutti vorremmo vivere. Sant’Orsola diventa per noi un luogo simbolico e la cultura è il veicolo per immaginare una città viva, aperta, sostenibile, efficiente e partecipata”.
Il programma degli eventi
Tra gli eventi in programma da segnalare “Le Case del malcontento”, lavoro itinerante nato in collaborazione Sacha Naspini che porta in scena l’omonimo romanzo dello scrittore maremmano edito da e/o.
Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Roberto Gioffré e Francesco Mancini, Marisa Boschi e Matteo Berti, con la voce di Monica Benvenuti sono gli abitanti de Le Case, un borgo millenario nell’entroterra toscano. Un paese come tanti, un microcosmo di personaggi che sembrano essere lì da sempre e per sempre e che ci somigliano, ma al contempo sono così lontani e universali.
Murmuris e Attodue presentano una nuova tappa di quest’opera in via di costruzione, in avvicinamento allo spettacolo vero e proprio che debutterà nel marzo del 2024. (l’11 settembre ore 21.00, 15 settembre ore 21.00).
Ancora teatro con “Questo matrimonio non s’ha da fare”: su testo di Isabella Mancini e interpretata da Monica Bauco una lettura scenica prodotta da Associazione Nosotras Onlus, realtà che da anni si occupa di integrazione e inclusione femminile. Una full immersion in prima persona nel coraggio di una bambina, tratta da una storia realmente accaduta.
Il tema sono i matrimoni forzati, ma per Nosotras lo spettacolo non si ferma qui, diventando invito a non perdere la propria umanità e perseguire l’affermazione dei diritti supportando e sostenendo chi chiede aiuto, rendendo il mondo un posto più giusto e credendo nella possibilità di sradicare l’indicibile (14 settembre ore 20.45).
Sempre insieme a Nosotras Onlus sarà organizzato il laboratorio “Almeno Nevicasse”, guidato da Francesca Sarteanesi: un percorso alla ricerca della parola, della frase o della sensazione dedicato alle donne dell’associazione – italiane e migranti – che si svilupperà con maglioni, ago e filo durante tutta la durata del festival con una restituzione finale aperta al pubblico (14 settembre ore 19.30).
L’incontro “La città sostenibile” vedrà la partecipazione, insieme agli artisti e autori del festival, di Dario Nardella, Storia, Sacha Naspini, Associazione Nosotras Onlus e Murmuris. La città può essere un luogo accogliente e inclusivo, ma anche efficiente e rispettoso per la cittadinanza che la abita? L’ex Convento di Sant’Orsola è simbolo di una rinascita straordinaria e di una sfida vinta da questa città e dalla sua amministrazione. Proprio in questo spazio ci si interrogherà sulla possibilità di immaginare un futuro aperto e sostenibile in equilibrio tra conservazione del patrimonio artistico e vivibilità. (15 settembre ore 18.00).
Da non perdere l’intervento di Mimmo Borrelli, riconosciuto tra i più importanti autori teatrali italiani d’oggi, due volte Premio Ubu nel 2019 con “La cupa”: magia di suoni e visioni capaci di scuotere e di raggiungere il lato intimo dell’esistenza attraverso una lingua che con potenza si impone all’ascolto e al senso. Quel testo, che prende il titolo dall’ombroso sentiero tra le cave ma anche dal buio, perché affondata nelle tenebre la violenta faida che contrappone le due famiglie di scavatori di tufo protagoniste, nel 2023 è diventato un libro omonimo pubblicato da La Nave di Teseo, che l’artista noto anche per la partecipazione alla fortunata serie “Gomorra” nel ruolo di O’Maestrale presenterà in un evento realizzato insieme a Libreria Malaparte (12 settembre ore 18.30).
Inoltre, per chi è interessato a visitare l’ex monastero saranno proposte visite guidate teatrali a cura di Museo di Sant’Orsola e Murmuris (11/09 ore 15.00, 12/09 ore 11.30).