È stato firmato l’accordo a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, sede della Regione Toscana, sulla vertenza della Malatesta Legnami, la ditta lunigianese di Licciana Nardi chiusa dallo scorso giugno e specializzata nella produzione di coperture in legno per capannoni industriali.
Obiettivo il ritiro dei licenziamenti collettivi dei 20 lavoratori e l’avvio della procedure per l’attivazione degli ammortizzatori sociali.
L’intesa è stata sottoscritta tra l’amministratore unico dell’azienda, Valerio Vecchiuzzo, i rappresentanti dei lavoratori e della Filca-Cisl, presso il tavolo regionale a cui hanno partecipato l’assessora al lavoro Alessandra Nardini, il consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani, assieme ai funzionari di Arti e dell’Unità di crisi regionale, e il sindaco di Licciana Nardi Renzo Martelloni.
Prosegue l’attività di scouting della Regione
Parallelamente alla firma dell’intesa, la Regione sta portando avanti l’attività di scouting messa in campo in queste settimane in accordo con il Comune, che ha già portato alcune manifestazioni di interesse, per individuare una nuova proprietà dell’insediamento.
Cauta soddisfazione per la firma è stata espressa da Nardini e Fabiani. “Oggi – hanno dichiarato – si apre uno spiraglio per il futuro occupazionale dei lavoratori e per la prosecuzione dell’attività produttiva di questa storica azienda, e continueremo a vigilare la situazione”. “Intanto – concludono – con la firma di oggi ribadiamo che non si ferma il nostro lavoro per trovare un nuovo acquirente in grado di rilanciare il sito e che l’attenzione continua della Regione sulle crisi aziendali è un impegno che caratterizza questa amministrazione”.
L’azienda Malatesta Legnami
Fino al 2022 Malatesta Legnami è stata un’azienda condotta dalla famiglia Malatesta. Attualmente le quote societarie sono possedute per il 60% da Innovatek S.r.l. e per il 40% dall’imprenditore Vecchiuzzo, che è anche amministratore unico.
Nelle settimane scorse, la proprietà aveva avviato le procedure di licenziamento collettivo, dopo aver annunciato la chiusura temporanea della ditta dal 12 giugno, ufficialmente per effettuare lavori di manutenzione.
