Sarà un percorso pieno d’insidie e ostacoli per le opere del Pnrr. Mancano i profili professionali per i cantieri: in primis muratori e carpentieri. Non solo: a mancare sono anche le imprese per i cantieri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lo ammette senza mezzi termini Dario Nardella, sindaco di Firenze, a margine della riunione del tavolo del Patto per il lavoro e lo sviluppo dell’area metropolitana a Palazzo Medici Riccardi: “non abbiamo aziende abbastanza robuste e forti da poter competere in gare da decine di milioni di euro, quindi molto complesse e molto impegnative: quindi c’è il tema della massa”.
Niente muratori e carpentieri per il Pnrr
A questo si aggiunge la penuria di personale qualificato. “Dall’altro lato – ha aggiunto -, c’è un tema di disponibilità di manodopera nel settore edilizio, che talvolta è scarsa anche da un punto di vista di professionalità, perché nella carpenteria come nell’edilizia c’è bisogno comunque di figure professionali che siano anche di un certo tipo“.
L’offerta c’è, mercato inadeguato
A cascata la conseguenza è che “c‘è offerta di lavoro ma non si riescono a trovare molti profili professionali, e quindi i dati della disoccupazione rimangono sostenuti quando invece potrebbero essere fortemente ridotti“. Il classico cane che si morde la coda.
“Le motivazioni possono essere diverse – ha spiegato -, come salari a volte troppo bassi, non adeguati, ma anche le competenze, e dunque un sistema di formazione professionale non ancora sufficientemente adeguato a dare risposte al mondo delle imprese, che stanno mutando rapidamente il loro fabbisogno di risorse umane“.
Addio al sogno del posto in banca
Il mercato del lavoro si trova di fronte a un cambiamento epocale: dal bancario all’impiegato tante le figure intermedie che con la tecnologia spariranno. Ne è convinto il presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi.
“Non si stanno trovando le figure di basso profilo, e dall’altra parte non si stanno trovando figure di alto profilo: stanno sparendo quelle intermedie, e questo deve far pensare che esisterà un nuovo lavoro che sarà polarizzato da una parte e dall’altra. Quindi aumenteranno le quantità per quei due poli, e non siamo pronti per quelle quantità. Nel tempo, con l’intelligenza artificiale, scomparirà il sogno di lavorare in banca. Il sogno di saper fare l’imbianchino, no“.