Si corre ai ripari, per superare la crisi e aiutare i lavoratori che non vedranno il loro contratto rinnovato o che stanno subendo una crisi aziendale. La Regione Toscana mette sul tavolo 1,180 milioni di euro (rifinanziabili) anticipando così le misure nazionali ed europee con fondi propri. Incentivi attivabili sin da subito alle imprese che assumono persone licenziate da altre aziende e vaucher trasporti per chi deve spostarsi per raggiungere il nuovo lavoro: sono queste le novità assolute – anche a livello nazionale – che il pacchetto di aiuti anticrisi approvati lunedì scorso in giunta porta con sé.
“Non è stato facile – ammettono l’assessora al lavoro Alessandra Nardini e il consigliere del presidente Eugenio Giani per le crisi aziendali, Valerio Fabiani – abbiamo votato in Giunta un pacchetto di strumenti anticrisi attuabili da subito”
Subito incentivi a chi assume a tempo indeterminato
8mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato full time, 4mila per l’assunzione a tempo indeterminato part-time; per i soggetti con disabilità (iscritti in apposito elenco) l’incentivo è di 10mila euro per l’assunzione a tempo indeterminato full time e di 5mila part time; in caso di trasformazione, nel corso del 2021, del rapporto di lavoro da part-time a full-time, il datore di lavoro potrà richiedere un ulteriore contributo. È prevista una premialità del 5% dell’assunzione, a tempo indeterminato full time o part-time, di donne fino comunque a un massimo di 10mila euro. I contributi possono essere cumulati con eventuali misure di livello nazionale, regionale o di altre amministrazioni pubbliche.
Spese di trasporto coperte per chi ritrova in un’altra azienda aa più di 30 km di distanza
I voucher individuali ai lavoratori saranno assegnati a copertura delle spese di trasporto per un massimo di sei mesi (eventualmente rinnovabili). Per questo la Regione ha messo a disposizione per il momento 180mila euro.
Possono presentare richiesta lavoratrici e lavoratori licenziati per crisi aziendali di particolare rilevanza nel territorio regionale o locale (almeno 50 esuberi complessivi nel 2019-2020-2021) assunti a tempo indeterminato e che al momento dell’assunzione si trovino in stato di disoccupazione. È necessario che vi siano almeno 30 chilometri di distanza tra il sito produttivo coinvolto nella crisi e la nuova collocazione di lavoro, in presenza di una tratta non servita da linee ferroviarie o di trasporto pubblico locale. È il caso, ad esempio, dei 60 ex operai della Bekaert di Figline assunti dal colosso dei camper Laika, nella sede di San Casciano Val di Pesa.
“È una misura per sua natura temporanea e di risposta immediata – precisa Nardini – favorisce le assunzioni di lavoratrici e lavoratori licenziati in presenza di determinate distanze e su tratte non servite dal trasporto pubblico locale”.
“Riorganizzare il trasporto in funzione delle esigenze occupazionali, è stato l’obiettivo condiviso con l’assessore Baccelli – precisa poi Fabiani – grazie al quale sono disponibili i primi finanziamenti necessari, in attesa di nuove tratte di tpl da programmare assieme alla città metropolitana e gli altri comuni”.