L‘autodromo del Mugello di Scarperia ha adottato 120mila api impollinatrici. La loro nuova casa si troverà proprio all’interno della curva San Donato, la prima dopo il rettilineo principale della pista toscana, dove saranno posizionate cinque arnie.
Il 30 maggio l’inaugurazione della casa delle api
L’inaugurazione si terrà giovedì 30 maggio insieme ai piloti della Motogp, presenti in circuito per disputare il gran premio d’Italia di motociclismo, fissato per il prossimo fine settimana. E per l’occasione il cordolo interno della curva verrà colorato di giallo e nero, i colori che identificano gli insetti produttori di miele.
Con questa iniziativa il Mugello, primo circuito della Motogp a ospitare arnie, vuole lanciare un messaggio di forte sensibilizzazione sull’importanza delle api per l’ecosistema e la biodiversità.
La pista toscana non è nuova a questo tipo di iniziative, infatti già nel 2013 ha lanciato il programma ‘Kiss’ acronimo di ‘Keep it shiny and sustainable’, dedicato alla raccolta differenziata dei rifiuti prodotti durante il weekend del motomondiale e al recupero di eccedenze alimentari da donare alle associazioni che si occupano di fornire pasti ai più bisognosi.
L’autodromo del Mugello è il primo ecosostenibile
Inoltre la pavimentazione della tribuna centrale presenta uno speciale materiale ceramico che, grazie ad un processo fotocatalitico, causa l’abbattimento degli agenti inquinanti presenti nell’aria, e sul suo tetto monta un impianto fotovoltaico capace di produrre 260.000 kw, evitando così l’emissione di 211 tonnellate di Co2 all’anno.
Il resto del lavoro lo fa la natura con un polmone 90 ettari di aree verdi e 30 di aree boschive che ospitano caprioli, daini, volpi, cinghiali, istrici e lepri.
Non è un caso quindi che l’impianto della Ferrari sia stato il primo al mondo ad ottenere il riconoscimento di ‘Achievement of excellence’, il più alto livello di attestazione della sostenibilità ambientale rilasciato dalla Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile), oltre ad essere il primo ad ottenere nel 2020 la Iso 20121 e l’unico circuito al mondo con un sistema di certificazione integrato che racchiude i più alti standard di qualità dell’ambiente, della salute e della sicurezza.