Da metà settembre e fino a metà dicembre l’Azienda sanitaria Usl Toscana centro ha messo in atto, come azione a tutela della salute delle persone, il servizio di ispezione e certificazione dei funghi raccolti dai cittadini tramite gli sportelli micologici, distribuiti in più sedi territoriali.
Il servizio di verifica è gratuito. La raccolta di funghi è un’attività da sempre molto praticata nella regione Toscana e, come di consueto, con l’inizio della stagione si assiste ad un significativo aumento del numero degli appassionati raccoglitori nei nostri boschi, ricchi di tante varietà, spiega l’Azienda sanitaria in una nota.
Purtroppo però non tutte le specie micologiche sono commestibili, alcune di esse sono tossiche o addirittura fatali per l’uomo.
“Ogni anno – spiega la dottoressa Guendalina Allodi, direttrice dell’unità Produzioni primarie vegetali e raccolta del prodotti selvatici della Ausl Toscana centro – si registrano in Italia migliaia di casi di intossicazioni e almeno una decina di decessi determinati da funghi tossici o non idonei al consumo. Per questa stessa ragione si rende necessario riaffermare un concetto di primaria importanza: l’unico modo per stabilire la commestibilità di un fungo è quello di determinarne la specie di appartenenza, accertamento che solo un esperto micologo è in grado di fare basandosi sulle proprie conoscenze scientifiche e morfobotaniche. Viceversa, se non si è esperti, il rischio di confondere i funghi commestibili con quelli velenosi è estremamente alto”.
Nel 2023 in Ausl Toscana centro ben il 36% dei controlli sui funghi portati dai cittadini presso l’Ispettorato micologico ha evidenziato la presenza di specie tossiche e non commestibili, nonché la certificazione di funghi alterati o mal conservati, e per questo non commestibili, dovuta a una inadeguata raccolta o conservazione da parte dei raccoglitori.