Duemilaseicento chilometri, quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati, 26 parchi e aree protette per un totale di 44 tappe. Sono questi i numeri dell’Appennino Bike Tour, la più grande pedalata ecologica organizzata da Legambiente e Vivi Appennino per incentivare lo sviluppo sostenibile delle aree interne del Paese.
Partita lo scorso 16 luglio da Altare (Savona), l’Appennino Bike Tour arriva in Toscana con ben tre tappe: Gaggio Montano – Barberino del Mugello 60 km, Barberino del Mugello – Pratovecchio Stia 71 km e Pratovecchio Stia – Citerna 71 km, per poi ripartire alla volta della Sicilia dove arriverà il prossimo 8 agosto.
“Nell’anno in cui si registra un vero e proprio boom del cicloturismo – si stima che l’estate 2021 supererà i 5 milioni di italiani che nel 2020 hanno utilizzato le due ruote durante le vacanze – la Ciclovia dell’Appennino sarà un’occasione di ripartenza del Paese”, ha commentato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. “È un esempio applicato di transizione ecologica, un modo per valorizzare le aree interne e i piccoli borghi italiani con il turismo e la mobilità sostenibili”.
Due nuove colonnine
L’Appennino Bike Tour è stata riconosciuta dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile come ciclovia turistica nazionale e vi ha destinato 2 milioni di euro per installare la cartellonistica dedicata lungo tutto il tracciato. Oltre a questo, durante il tour, saranno posizionate delle stazioni di ricarica per le ebike e kit di attrezzi per la manutenzione delle bici. In Toscana queste si trovano a Barberino del Mugello e nel parco delle Foreste Casentinesi e sono la colonnina Clorofilla – Bike repair & charge installata presso il parco dell’Andolaccio a Bilancino e la stazione di assistenza e ricarica ebike nel parco nazionale.
Per quanto riguarda il progetto nel Mugello, questo si completerà nelle prossime settimane con l’installazione di rastrelliere per bici, tavoli e panche, in modo da diventare una vera e propria area di sosta per ciclisti.
Ad ogni tappa è poi dedicata una poesia di Borracce di poesia, un progetto internazionale che racconta il mondo visto dalla bici, con versi dedicati a chi pedala, che possiamo leggere sulle colonnine. Questa quella di Barberino: “Il primo che si abbronza è il naso / ma è una fugace illusione / ecco le nere nuvole di raso / caricare il colpo di monsone”.
L’importanza della sostenibilità ambientale viene ulteriormente sancita con la firma da parte dei sindaci del Documento Climate Change, l’intesa che sta accompagnando il Giro di tappa in tappa.
L’arrivo a Barberino
Nella giornata del 22 luglio i ciclisti, partiti da Gaggio Montano, hanno lasciato l’Emilia Romagna per Barberino di Mugello dove ad accogliergli c’era il sindaco Giampiero Mongatti: “Siamo onorati di ospitare l’Appennino Bike Tour nel nostro territorio e siamo felici dell’opera di valorizzazione dell’Appennino e dell’ambiente che viene portata avanti grazie a questa iniziativa”.
La carovana dell’Appennino Bike Tour è stata salutata anche da Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, che ha sottolineato come il Mugello è il simbolo di una doppia rinascita dopo il sisma del 9 dicembre 2019 e la pandemia. “Oggi per noi è una giornata simbolica di una doppia rinascita dopo le ferite del sisma e della pandemia. Vogliamo sottolineare questa ripartenza con un movimento di sostenibilità, con il cicloturismo e questa ciclovia che attraversa l’Appennino”.
Il programma della giornata di oggi proseguirà poi nel parco delle Foreste Casentinesi con la consegna del “testimone della rinascita” al sindaco di Pratovecchio Stia, la firma del documento sul Climate Change e la manifestazione “Aspettando Cibo so good”, con cui saranno presentate le tipicità locali e dei produttori, in vista del Festival di Bologna.