Il PNRR apre nuovi scenari per i servizi socio-sanitari della Toscana: perché la rivoluzione si possa compiere servono un aumento strutturale del personale, già oggi carente, e una strategia anti-burocrazia per snellire le procedure. Fondamentale sarà la collaborazione tra Regione Toscana e Comuni per sfruttare un’occasione forse irripetibile. Questi alcuni dei passaggi chiave del convegno organizzato da Anci Toscana al Palacongressi per parlare di Sanità e sociale e di sfide e opportunità offerte dal PNRR. All’appuntamento sono accorsi in tanti tra amministratori e tecnici per ascoltare e intervenire.
Il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni ha chiesto che i sindaci siano ascoltati e venga cancellata l’attuale “inenarrabile burocrazia”, semplificando e snellendo le procedure amministrative. “Il Covid ha messo a dura prova il sistema sociosanitario toscano, che però sostanzialmente ha retto la prova – ha detto Matteo Biffoni – Ora però dobbiamo prendere di petto i problemi che abbiamo vissuto e trovare insieme le soluzioni. Come sindaci, abbiamo sperimentato le nuove necessità delle famiglie e sappiamo che la sanità pubblica deve essere accogliente e raggiungibile, e che il sociale deve dare sostegno a fragilità e disagio, in un sistema il più diffuso possibile sui territori. Ma se le regole del gioco non cambieranno e lo Stato non ci darà gli strumenti che chiediamo, non credo che saremmo in grado nei tempi previsti di rispondere a quanto ci viene richiesto”.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha sollecitato un aumento strutturale e sostanziale del personale sociosanitario toscano, oggi drammaticamente carente nonostante le massicce nuove assunzioni. Solo così si potrà arrivare a realizzare nei tempi previsti e rendere concretamente operativi gli interventi previsti con i fondi a disposizione. Giani ha riconosciuto al ministro Speranza di aver presentato il quadro degli interventi previsti, così da consentire a Regione e Comuni di arrivare pronti ai bandi. “Ma lo Stato deve fare una scelta – ha sottolineato il presidente – e deve aumentare le risorse in parte corrente per il personale: un sistema che si amplia ha nuove necessità ed ha bisogno di adeguarsi. Oggi in Regione Toscana siamo in una situazione in cui da un lato ci chiedono conto delle nuove assunzioni nel settore, dall’altro viviamo lo stato di agitazione sindacale per mancanza di personale. Dobbiamo risolvere questo paradosso con nuove forze”.
Tra gli argomenti affrontati e approfonditi nel corso del convegno il nuovo modello organizzativo sociosanitario con le azioni necessarie per interconnettere e rendere accessibili e concrete le novità: dalle Case di Comunità alla telemedicina, dagli ospedali di Comunità all’innovazione tecnologica.