Una giovane donna (34 anni), alla guida del quotidiano La Nazione. Si tratta di Agnese Pini che sarà il primo direttore donna della storia del giornale fiorentino, fondato 160 anni fa da Bettino Ricasoli. La nomina di Pini è stata annunciata ieri dall’editore Andrea Riffeser Monti, a margine dell’odierna riunione del Cda del gruppo Monrif a cui fa capo la Poligrafici editoriale. Pini succede a Francesco Carrassi.
Come spiegato da Riffeser Monti, Pini sarà “supportata dall’esperienza di Michele Brambilla che, sempre dal primo agosto, affiancherà al ruolo di direttore di Qn Quotidiano Nazionale quello di direttore editoriale di tutte le testate della Poligrafici editoriale”. La scelta di Pini “è il segno del continuo rinnovamento delle testate del nostro Gruppo – ha detto Riffeser Monti – I nostri quotidiani sono fortemente radicati nel territorio e sono storicamente seguiti da un ampio lettorato femminile, che ha apprezzato lo spazio dedicato alle tematiche di maggiore interesse. Dal primo agosto, per la prima volta, la più antica delle nostre testate sarà diretta da una donna che, sono certo, porterà nuova energia e valore aggiunto”.
Il mondo delle istituzioni regionali ha voluto inviare, fin da subito, i propri auguri al nuovo direttore. Il presidente Enrico Rossi ha salutato l’ex direttore Carrassi ringraziandolo ‘per il grande lavoro svolto fino ad oggi’ ed ha rivolto poi il saluto di tutta la Giunta Regionale a Pini. Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale ha ricordato che “nell’anno in cui il giornale compie 160 anni, l’incarico a Pini sia di buon auspicio per il lavoro di grande responsabilità che dovrà affrontare nel raccontare al meglio le vicende che accadono ogni giorno e che interessano i cittadini“. Congratulazioni a Pini anche dalla Lega attraverso Elisa Montemagni, capogruppo leghista in Consiglio regionale, che rivolge “un grosso in bocca al lupo” anche a Carrassi “per il suo futuro professionale”.
Anche il sindacato dei giornalisti, l’Associazione Stampa Toscana ha salutato il nuovo direttore. “Un saluto – scrive Sandro Bennucci, presidente del sindacato – anche al collega Francesco Carrassi, direttore uscente, con il quale non sono mancate occasioni di confronto sindacale, ma sempre mantenute su un livello franco e leale, naturalmente nel pieno rispetto dei ruoli. Altrettanto franco e leale, ma sempre in sintonia con il Cdr e nella piena tutela del corpo redazionale, sarà l’atteggiamento nei confronti del nuovo direttore da parte dell’Ast che, nel rinnovare gli auguri e in attesa del nuovo piano editoriale, ricorda di aver appena firmato il ricorso al giudice, attraverso l’articolo 28, per comportamento antisindacale dell’Azienda, che non ha rispettato l’accordo dopo la chiusura de Il Telegrafo”.