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L’Altra Toscana chiude in bellezza la settimana delle Anteprime del vino

In aumento rispetto allo scorso anno, i dodici consorzi di tutela hanno fatto squadra per raccontare quella Toscana meno conosciuta che va ad arricchire la proposta vinicola della regione. Ecco le voci dei protagonisti

L’Altra Toscana, i Consorzi di tutela presentano le nuove annate dei rispettivi vini DOP e IGP - © Valeria Raniolo

Si è chiusa oggi la settimana delle Anteprime dedicata alle eccellenze enologiche del nostro territorio.Una chiusura con il botto grazie a la grande adesione a L’Altra Toscana, appuntamento per presentare le nuove annate a giornalisti e operatori del settore, che quest’anno ha ospitato ben 12 consorzi (nel 2022 erano 10) a testimoniare la grande poliedricità della proposta enologica toscana.

Protagonisti de L’Altra Toscana tutti i territori meno noti, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici qualità e identità.

Oltre 330 etichette con due speciali degustazioni guidate da Gabriele Gorelli Master of Wine che hanno avuto come tema: “Dreaming of a White Tuscany” e “I pilastri del Supertuscan: Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon”. “La Toscana è un territorio dove i produttori hanno la possibilità di far nascere vini che si distinguono per personalità e carattere, per questo definiti “Supertuscan”. Con la Masterclass organizzata durante la giornata L’Altra Toscana, il Consorzio Vino Toscana presenta nove vini in grado di rappresentare tali peculiarità. Con il Consorzio Vino Toscana, che tutela e valorizza il vino Toscana IGT, intendiamo continuare a sviluppare l’azione di promozione con iniziative simili nel prossimo futuro”, ha spiegato Cesare Cecchi, presidente del consorzio Vino Toscana.

I percorsi tematici

I consorzi hanno studiato cinque percorsi tematici:

  • I blend di Sangiovese, un percorso dedicato a tutti i vini rossi e rosati prodotti con un minimo del 10% ad un massimo dell’80% di questo vitigno, in assemblaggio con altre varietà autoctone e/o internazionali.
  • Gli internazionali , che si snoda tra tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con varietà internazionali, sia in purezza che in blend tra loro.
  • I bianchi con un percorso che apre una vetrina su tutti i vini bianchi de L’Altra Toscana presenti a catalogo, ottenuti sia da vitigni autoctoni che da varietà internazionali, compresi i vini spumanti.
  • Il Sangiovese , con protagonisti tutti i vini Rossi e Rosati prodotti con almeno l’85% di uve di questo vitigno.
  • Infine Gli Altri Autoctoni, la vetrina che accende i riflettori su tutti i vini rossi prodotti con varietà autoctone diverse dal Sangiovese, sia in purezza che in blend tra loro (Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Canaiolo, Montepulciano).

Le voci dei consorzi di tutela

Fabrizio Pratesi, presidente consorzio Vini di Carmignano: Carmignano si presenta alle Anteprime 2023 con grandi aspettative per il futuro. Nonostante la pandemia, la guerra che infiamma l’est, le vicissitudini del clima, la produzione dei vini di Carmignano continua a ricevere dalla critica numerosi riconoscimenti distribuiti fra tutti i produttori. Le vendite non si sono assolutamente fermate, anzi riscontriamo una certa vivacità anche con i paesi dell’est. Se a questo si aggiunge una vendemmia come la 2022, inizialmente ritenuta non facile, che sta invece rivelando grandi qualità, il panorama non può che renderci ottimisti”.

Federico Giuntini Masseti, presidente consorzio Chianti Rufina: “Abbiamo scelto di presentare i nostri Chianti Rufina e Chianti Rufina Riserva che costituiscono l’ossatura portante della nostra produzione. Il focus è sulle annate 2021 per il Chianti Rufina e sulla 2020 per il Chianti Rufina Riserva, entrambe vendemmie che hanno richiesto un deciso impegno in vigna da parte dei produttori e che si stanno rivelando di altissima qualità, con vini solidi e longevi. Il mercato sta rispondendo bene all’impegno profuso dai produttori”.

Moreno Petrini, presidente del consorzio Colline Lucchesi: “Siamo lieti di partecipare alle Anteprime di Toscana con L’Altra Toscana, una manifestazione che sempre più rappresenta uno dei biglietti da visita per la produzione enologica di qualità. Con il Consorzio presenteremo la produzione delle ultime annate che, nonostante il calore estivo, hanno la consueta freschezza tipica della nostra denominazione”.

Stefano Amerighi, presidente consorzio Vini Cortona:La vitalità e la riconoscibilità dei vini Cortonesi unite alle energie delle nuove e delle vecchie realtà produttive del territorio fanno di questa nostra realtà una delle più interessanti e vivaci del panorama italiano. Se i vini a base di Syrah sono ormai il tratto distintivo di Cortona, ci sono anche grandi espressioni di Sangiovese, di Merlot e di Cabernet che insieme ai Rosati impreziosiscono la nostra produzione”.

Giovanbattista Basile, presidente consorzio Vini Montecucco :”È fondamentale valorizzare le innumerevoli diversità che ci caratterizzano, perché è in queste diversità e nel rispetto dell’ambiente e della storia in esso custodita che si celano il prestigio della nostra regione e il motivo della sua notorietà in tutto il mondo. Rispetto alle annate 2018 e 2019 delle nostre tipologie rosse, 2017 per il Sangiovese Riserva DOCG, che andiamo a presentare in anteprima alla seconda edizione di L’Altra Toscana, possiamo dire che tutte promettono un grande potenziale evolutivo, trovando forse un profilo aromatico lievemente più accentuato nella più recente”.

Giulitta Zamperini, presidente del consorzio Vino Orcia:L’Orcia è una delle più giovani denominazioni toscane del vino, prodotta in una sessantina di cantine piccole e piccolissime, che contribuiscono a salvaguardare il carattere agricolo del suo territorio. La nostra produzione non è eccessiva, ma abbiamo un mercato di esportazione praticamente “sotto casa” perché l’area di produzione, in gran parte iscritta al patrimonio dell’umanità Unesco, è considerata un autentico gioiello paesaggistico e riceve ogni anno circa un milione di presenze turistiche e quasi altrettanti escursionisti. Per questo da qualche anno abbiamo fatto una sorta di patto con il territorio: un’alleanza tra le cantine e le altre attività locali per creare sviluppo trasformando il nostro vino in una “cartolina liquida” capace di arricchire l’esperienza di viaggio dei visitatori e potenziare il mercato “locale di esportazione” della Doc”.

Nico Rossi, presidente del consorzio Suvereto e Val di Cornia Wine: “Con la nostra presenza a L’Altra Toscana vogliamo evidenziare il livello raggiunto dalla viticoltura nel territorio della Val di Cornia e di Suvereto in particolare. Un territorio ad alto tasso di biodiversità dove la vite è coltivata fin dai tempi degli etruschi, che sfrutta la presenza di un enorme bacino idrico sotterraneo per proporre oggi una valida sintesi tra il più classico dei vitigni toscani, il sangiovese, e l’ampio spettro di internazionali, la cui introduzione in zona risale al dominio napoleonico”. 

Paolo Caciorgna, presidente del consorzio Terre di Casole:”Dopo il successo della prima edizione dell’Altra Toscana, i viticoltori del Consorzio Terre di Casole si preparano all’appuntamento del 2023 con rinnovata consapevolezza che la forza del singolo consorzio derivi dal valore intrinseco del proprio territorio, unitamente al fatto di essere parte di un contesto più ampio. Unione e forza, armi indispensabili per i viticoltori toscani, non solo per vincere le sfide sui mercati, ma anche per affrontare le dure prove di annate climaticamente sempre più insidiose alle quali si sono aggiunti inaspettati ed enormi aumenti dei costi di produzione”.

Nicola Cantoni, presidente consorzio Doc Terre di Pisa: “I risultati sembrano essere molto interessanti, sia per l’andamento climatico positivo, facendoci arrivare alla vendemmia con delle uve in ottime condizioni fisiologiche, ottenendo così una qualità pregevole, sia anche per la quantità di uva prodotta, che in questa vendemmia è stata quasi del 10% in più rispetto all’annata precedente. In questa giornata dedicata all’Altra Toscana si possono trovare davvero delle curiosità, e vini meno conosciuti, che esprimono in modo chiaro e diretto le peculiarità del territorio da cui provengono, andando così a valorizzare il lavoro di molti produttori. In questa giornata di degustazione serve apertura e predisposizione all’assaggio, che deve andare oltre i canoni conosciuti, per cercare di apprezzare territori, come il nostro, quello delle Terre di Pisa, che ha tanto da offrire in termini di naturalezza e spontaneità”.

Luca Sanjust del consorzio Valdarno di Sopra: L’Altra Toscana è una giornata sempre più interessante e da scoprire, il nostro e gli altri sono territori magici di una Toscana incantata che da vini di grandissimo pregio. Siamo altresì convinti che i vini delle nuove annate che presentiamo rappresentino al meglio il nostro territorio e le sue potenzialità”.

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