Gli assessori regionali all’ambiente Monia Monni e al turismo Leonardo Marras hanno effettuato un sopralluogo alla Laguna di Orbetello insieme al sindaco Andrea Casamenti dopo la grave moria di pesci dei giorni scorsi.
“La situazione, grazie al vento di maestrale che si è alzato, è in lieve miglioramento pur rimanendo una situazione critica che va monitorata con attenzione ed in piena sinergia con il Comune di Orbetello” hanno dichiarato.
“La realtà è evidente – dicono – e sotto gli occhi di tutti: soffriamo, soprattutto in questi delicati ecosistemi, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici e urgono interventi infrastrutturali che devono trovare sostegno da parte del Governo. Come Regione abbiamo dato continuità con nostre risorse alla gestione della Laguna, ma evidentemente non basta e continuiamo a chiedere che lo Stato faccia la sua parte per difendere un luogo unico e straordinario”.
“Tra poche ore condivideremo con il presidente Eugenio Giani, che ha già manifestato la sua massima attenzione e piena disponibilità, e la Giunta la situazione che abbiamo registrato stamani durante il sopralluogo. Riteniamo – concludono – ci siano gli estremi per la dichiarazione di emergenza regionale, per chiedere al Governo lo stato di calamità naturale e per predisporre aiuti per gli operatori economici danneggiati”.
Il presidente Giani: “Ristori a pescatori e balneari e richiesta di calamità nazionale”
Sull’emergenza della Laguna di Orbetello, soffocata dalla decomposizione delle alghe, la moria di pesci e in sofferenza anche per i cambiamenti climatici, il presidente Eugenio Giani ha spiegato che la giunta regionale si muoverà su tre fronti.
Attraverso quanto previsto dalla norma di Protezione civile sull’emergenza regionale sarà offerto un sostegno all’amministrazione comunale per le spese che ha dovuto affrontare nell’immediato. “Lavoreremo anche – spiega il presidente –, attraverso un apposito gruppo di lavoro, ad un legge sui ristori: vogliamo sicuramente aiutare i pescatori che hanno avuto un danno economico per il minor pescato raccolto e alcuni stabilimenti turistici e balneari di Ansedonia che hanno subito disagi”. L’acqua infatti è sì balneabile, come ha certificato anche Arpat, ma le alghe in decomposizione e la situazione nella laguna potrebbero aver dissuaso molti dall’andare in spiaggia.
“La Regione naturalmente – prosegue Giani – chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Governo, come fu fatto nel 2015: passaggio essenziale per ristorare in maniera complessiva le attività legate alle pesca e finanziare attraverso il Feampa il ripopolamento della laguna”.
Per Giani in ogni caso l’emergenza della laguna va affrontata in maniera strutturale, al di à del momento contingente. “È dal 2015 che ogni anno, più o meno, assistiamo puntualmente a questo fenomeno nel momento di massimo surriscaldamento”, spiega. “A questo punto ritengo che debbano essere individuati interventi strutturali. Abbiamo bisogno del parere degli scienziati, che ci dicano che cosa dobbiamo fare. Dobbiamo intervenire sui canali, anche sotterranei, per favorire la circolazione dell’acqua e bonificare i luoghi da liquami”.
“Quello di Orbetello è un sito di interesse nazionale”, conclude . “Individuate le cose da fare, noi come Regione siano pronti a fare la nostra parte, ma anche il Governo deve fare la propria e sostenerci finanziariamente”.