Ladre di piante è un’impresa agricola digitale nata a Pistoia circa dieci anni fa. Un’azienda innovativa che rappresenta il futuro dell’agricoltura toscana. Premiata con l’Oscar Green dei giovani della Coldiretti per la Toscana, ora approda in finale a Roma. Il riconoscimento le ha aperto le porte del primo salone della creatività Made in Italy in programma nella capitale giovedì 21 aprile. Espongono i giovani innovatori che presentano le rivoluzionarie idee nate nelle campagne. Obiettivo: garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica al Paese. Tema di estrema attualità in questo periodo.
Ladre di piante, una start up innovativa
Un’occasione per toccare con mano decine di invenzioni delle nuove start up. Aziende che hanno superato una dura selezione territoriale. Giovani agricoltori destinati a promuovere la svolta verso un Paese più indipendente dalle importazioni. La storia di “Ladre di Piante” di Silvia Agostini, premiata negli scorsi giorni per la categoria “Impresa Digitale” a Palazzo Vecchio a Firenze, in questo senso è esemplare.
Silvia Agostini, dopo la laurea triennale in scienze vivaistiche e specialistica in architetture del paesaggio, era alla ricerca di un lavoro. Di quel periodo ricorda i tanti curriculum inviati e rimasti senza risposta. Da qui l’idea di diventare imprenditrice agricola seguendo in parte le orme dei suoi genitori Giacomo e Doriana. La famiglia Agostini è attiva nella produzione di piante ornamentali dal 2001.
Un successo nato dall’amore per le piante
“Sono estremamente orgogliosa di quello che siamo oggi. L’amore e la passione per le piante, la voglia di conoscere ed essere preparati su ciò che produciamo e vendiamo hanno fatto sì che il cognome Agostini, per chi ci ha conosciuti e ci conosce, sia sinonimo di “dediti esperti” del settore – racconta la giovane imprenditrice – Questo fa certamente la differenza quando, di questi giorni, il lavoro serio è ciò che ti contraddistingue da chiunque altro“.
I suoi genitori hanno cominciato con la produzione di poche specie e varietà, oggi in catalogo hanno di più di 50 collezioni tra rampicanti, hydrangeae, graminaceae, perenni ed esotiche. Partendo da questo background e sfruttando gli studi specifici, Silvia ha deciso di creare una azienda vivaistica puntando su Internet per la vendita al dettaglio delle piante. Una scelta coraggiosa ma soprattutto una innovazione fondamentale e non scontata nel 2013.
Vendita online e progettazione di parchi
Con “Ladre di piante” Silvia ha avuto modo di ampliare l’azienda proponendo oltre alla vendita online la consulenza per la progettazione di parchi e giardini che è tra l’altro la sua grande passione. “Un’idea che nasce quasi per caso e che ‘inaspettatamente funziona, sin da subito –ricorda l’imprenditrice -. Il mio approccio di vendita diretta delle piante ai consumatori (B2C) è un esempio di differenziazione nel contesto del vivaismo pistoiese che è tradizionalmente orientato alla vendita verso altre aziende, grossisti, garden, professionisti del verde. Rivolgersi direttamente agli appassionati di tutta Italia senza intermediazioni è un’innovazione che può dare ricadute a tutto il comparto”.
Un biglietto da visita per il florovivaismo
Tra i fattori che hanno determinato il successo di questa azienda la grande varietà di piante sul catalogo, la notorietà di Pistoia come “Valle delle Piante”, la promozione tramite riviste specializzate e la partecipazione a mostre ed eventi. Tutti elementi che hanno permesso di mantenere ed aumentare i livelli delle vendite online. Sfruttando anche l’esplosione dell’e-commerce per il settore delle piante.
“Mi chiedono in molti perché proprio “Ladre di Piante”! Perché le donne amano ‘rubare’ fiori e semi particolari per farli crescere rigogliosi nei propri giardini. Oggi sono una garden designer: progetto giardini, offro consigli green e mi sento proprio contenta di far parte del mondo Ladre di Piante” conclude.
