Durante i lavori del centro sportivo della Fiorentina, il Viola Park di Bagno a Ripoli, si è scoperto che sotto 26 ettari di terreni si celano le testimonianze di una civiltà molto, molto lontana, addirittura gli insediamenti risalgono a prima degli Etruschi: nel dettaglio, negli scavi conclusi nel 2022 sono state ritrovate una fattoria romana, una strada e una necropoli con 170 tombe. Oggi, a conclusione della prima campagna di restauro, la Soprintendenza presenta i reperti, ma soprattutto la società Viola annuncia la volontà di esporli nella vicina Villa Joe Barone (dedicata al dg scomarso) e renderli così visibili a tutti.
L’annuncio è stato fatto proprio al Viola Park, nel corso dell’evento di lunedì 18 novembre dedicato alla presentazione degli scavi archeologici e dell’articolo speciale sull’ultimo numero di Archeologia Viva.
Il video degli scavi
Gli studi e i restauri ancora in corso svelano così le storie di una comunità vissuta duemila anni fa, in un’area che anticamente faceva parte dell’immediata campagna a sud-est della colonia romana di Florentia. Sono tornati a nuova vita, dopo mesi di lavoro, brocche, coppe, lucerne, e ancora raffinati specchi, pettini decorati e anche alcuni contenitori per oli profumati di vetro.
La storia dell’antica colonia romana di Florentia
Prima degli Etruschi, a poca distanza dall’Arno, in una posizione sufficientemente riparata dalle piene del fiume, la zona dove ora sorge il Viola Park è stata popolata almeno a partire dall’VIII sec. a.C.
Qui una piccola comunità villanoviana (che precedette la cultura etrusca) ha lasciato una necropoli con sei tombe a pozzetto, le ceneri dei defunti deposte in semplici vasi di terracotta e pochi oggetti di corredo, soprattutto spille di bronzo per vestiti. La comunità ha continuato a vivere in questa zona anche in piena epoca etrusca.
Si passa poi alla fase romana ed è tra la fine I sec. a.C. e II sec. d.C. che la comunità qui insediata prolifera. Viene fondata una fattoria e realizzata una strada, che taglia tutta l’area del Viola Park da sud-ovest (lato Bagno a Ripoli) a nord-est (verso il Girone). Attorno a questa strada, sorge una necropoli che verrà utilizzata fino al V sec. d.C. circa, a cui si aggiunge un altro gruppo di tombe più a sud per un totale di ben 168 deposizioni.
Con la nascita di Florentia, la popolazione aumenta. Siamo nel 50 a.C. e tutta la piana fiorentina era divisa in centurie.
I secoli hanno seppellito questa comunità, ma i resti sono arrivati fino a noi per svelarsi durante la costruzione del centro sportivo. Tutti i ritrovameti sono stati protetti per consentire la conclusione dei lavori ed evitare danneggiamenti ai resti antichi. Gli scavi sono stati finanziati dalla società sportiva con due milioni di euro.
I reperti ritrovati
I lavori di scavo, sotto la direzione della Soprintendenza Abap di Firenze-Pistoia-Prato, sono stati realizzati sul campo da B&P Archeologia.
Se gli oggetti ritrovati nella necropoli testimoniano la grande devozione verso i defunti, sono gli oggetti di vita quotidiana a restituire uno spaccato di vita delle comunità ripolese di ben duemila anni fa. Come quelli d’uso personale, quindi specchi circolari e quadrangolari, paragonabili ai moderni specchietti da borsetta, spilloni e aghi per capelli, pettini in osso. Sono stati ritrovati anche pedine e dadi, giochi molto diffusi tra i romani.
Rinvenuti degli splendidi orecchini d’oro, probabilmente dono per una fanciulla morta prima del tempo. Anche l’analisi dei resti ossei potrà fornire informazioni utili in merito agli usi funerari, all’età dei defunti, alla loro alimentazione e alla diffusione di patologie.
Adesso tutti i tesori ritrovati saranno custoditi e visibili nella villa del centro sportivo intitolata a Joe Barone. “E’ la dimostrazione – ha detto il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti – di come si possano fare opere straordinarie come il Viola Park, nel rispetto della storia e delle radici del territorio”. Un progetto che nasce dalla collaborazione proficua di tutti gli enti coinvolti, hanno convenuto i partecipanti all’evento di presentazione, a partire da Alessandro Ferrari, general manager ACF Fiorentina, Catherine Commisso, Mediacom Group vice president administration, Antonella Ranaldi soprintendente, Piero Pruneti direttore Archeologia Viva e l’archeologo Pierluigi Giroldini.