La Visitazione di Pontormo tornerà nella sua sede originaria, il convento di San Michele a Carmignano, grazie allo stanziamento di 500mila euro della Regione Toscana, che consentirà alla Diocesi di Pistoia, proprietaria dell’immobile, di fare gli interventi necessari per riaccogliere l’opera e riaprire anche al pubblico.
“La Visitazione del Pontormo è uno dei capolavori del grande artista del manierismo fiorentino – ha detto il presidente della Toscana Eugenio Giani – e la ristrutturazione degli ambienti che consentiranno il suo ritorno a Carmignano, è giusto che venga considerata dal sindaco e dal consigliere regionale che opera sul territorio, come una delle priorità che, in collaborazione con la Diocesi, come Regione ci proponiamo di realizzare al più presto, stante il forte contributo economico che abbiamo deciso di impegnare per questa causa”.
Il ritorno a casa del capolavoro del Manierismo
L’accordo sulla ristrutturazione e il ritorno della Visitazione – al momento temporaneamente in visione nella Villa Medicea di Poggio a Caiano – a Carmignano è stato al centro dell’incontro nei giorni scorsi tra il presidente Giani, il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti e il consigliere regionale Marco Martini. In seguito sono stati stanziati nella proposta di bilancio approvata dalla giunta regionale 500mila euro, stanziamento che sarà definito con il bilancio stesso in Consiglio regionale.
“Per il Comune di Carmignano – ha detto il sindaco Prestanti – quello di oggi è un passaggio fondamentale, da tempo abbiamo lavorato per il coinvolgimento di più soggetti e enti per trovare le risorse necessarie al restauro della chiesa. Il contributo che arriva dalla Regione Toscana è il coronamento del nostro impegno che finalmente inizia a dare risultati concreti. Ringrazio il presidente Giani e il consigliere Martini, inizia il primo passo per riportare a casa la Visitazione, il cuore di Carmignano”.
“È un intervento molto atteso sul territorio – ha detto il consigliere Martini – perché la chiesa di Carmignano rappresenta un importante riferimento per l’intera comunità, non solo dal punto di vista religioso ma anche artistico, avendo questa struttura ospitato un’opera di così alto valore che adesso finalmente potrà tornare fra noi. Sono felice per la decisione della giunta regionale che rende possibile un intervento per il quale come consigliere mi sono impegnato”.