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La Toscana è la prima regione in Italia per donazione di organi e tessuti

Secondo i dati del Centro nazionale tra pianti in rapporto alla popolazione il numero di donatori toscani è il doppio della media italiana

Donazione sangue

La Toscana è la regione in Italia con più donatori di organi e tessuti in rapporto alla popolazione: sono più di 100 per milione di abitanti, rispetto ad una media italiana di 52. Lo spiega la Regione, in una nota, citando i dati del 2023 pubblicati nel report annuale del Centro nazionale trapianti.

Nelle donazioni a cuore fermo non controllato, si precisa, la Toscana raccoglie il maggior numero di segnalazioni in Italia: 45 delle 91 di tutto il Paese. Bene anche il trapianto di rene da vivente, in incremento dopo la pandemia. Cresce la donazione dei tessuti: 56 in più, ogni milione di abitanti, rispetto al 2022.

Sono aumentati, nei prelievi da donatore cadavere, i trapianti di polmone: stabili quelli di cuore, fegato e rene, nonostante sia cresciuta l’età dei donatori. Dal report emerge che nel 2023 in Italia oltre 1.400 organi sono stati trapiantati fuori dalla regione in cui c’è stata la donazione.

In Toscana gli organi generati nella regione e che varcano i confini pesano per il 30%, un dato in linea con il panorama nazionale. Crescono in Toscana anche i donatori di cellule staminali emopoietiche iscritte nei registri, come pure l’attività di trapianto di altre cellule staminali.

Con l’azienda ospedaliero Pisana e Careggi a Firenze, la Toscana è tra le sette regioni in Italia dove si si trovano i dieci centri autorizzati per il trapianto sperimentale del microbiota intestinale.

“La Toscana si riconferma terra di altruismo, una regione che sa riconoscere il valore della vita e che sta dalla parte della scienza – dichiara il presidente della Toscana Eugenio Giani – e dove, grazie anche all’organizzazione delle strutture, di anno in anno riusciamo a migliorare nei risultati fino ad oggi raggiunti”.

“Questi numeri – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – sono la conferma di quanto sia diffusa la cultura della donazione tra le donne e gli uomini che vivono in Toscana”. “Siamo stati una delle prime regioni a dotarsi di un modello in rete – continua -, quello è stato un passaggio determinante che ha consolidato l’attività trapiantologica nella nostra regione”.

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