La “Toscana diffusa” prende forma e sostanza: la Regione vuole avere gli strumenti di governo per garantire al massimo la centralità dei territori e lo fa attraverso la proposta di legge avanzata dal presidente della Regione Eugenio Giani approvata dalla giunta e ora all’esame del Consiglio regionale. Al Palaffari di Firenze il presidente e la giunta regionale hanno incontrato così sindaci, rappresentanze istituzionali e delle categorie economiche per spiegare nel dettaglio il percorso che è molto più di un iter istituzionale.
Un’operazione che, come spiega Giani, è “non di parte e scevra di pregiudizi” e che riconosce centralità alla cosiddetta Toscana diffusa: “Basta marginalità – ha detto -, qui si tratta di una legge che attraversa i territori e parla a quei comuni che devono diventare un baricentro dell’attenzione sia per interventi economici e finanziari sia per la capacità di aggregarsi e proporsi, potendo avere una linea finanziaria dedicata”. I fondi a cui attingere sono: Pnrr, fondi europei, fondo di sviluppo e coesione.[/mrk]
“L’idea di una Toscana che viaggia alla stessa velocità è un progetto che perseguiamo già dalla scorsa legislatura”, ha detto durante l’incontro il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “È una sfida complessa, e [mark]non basta una legge per risolverla ma, insieme alle politiche di coesione europee e l’investimento sulle aree interne, possiamo invertire la tendenza, combattere lo spopolamento e offrire nuove opportunità a chi vive in quei territori. Non è dunque solo una legge ma una vera e propria visione di Toscana e ringraziamo il presidente Giani per essere passato dalle parole ai fatti”. “Come assemblea legislativa – ha concluso – lavoreremo per esaminare il testo nelle Commissioni coinvolgendo, in modo partecipativo, il mondo economico, sociale, produttivo e i sindacati con l’obiettivo di approvare poi il testo entro la fine dell’anno”.
La Toscana dei piccoli comuni
I comuni interessati sono 172 sui 273 complessivi della Toscana. La speranza, continua il presidente, è che il Consiglio regionale posso presentare i suoi emendamenti e approvare il testo prima di Natale.
Importante il “contributo di tutti i consiglieri regionali – continua il presidente Giani – facendosi interpreti dei suggerimenti e indicazioni da parte dei sindaci. Intanto ci sono molte misure eonomiche importanti, penso al bando raccolto dai fondi europei per porta 120 milioni alle aree strategiche, che sono poi una delle sottoclasse dei comuni della Toscana Diffusa; poi ci sono i bandi per la residenzialità, e per i contributi alle giovani coppie che vogliono abitare i comuni montani; e 10 milioni di euro sui trasporti per le aree più fragili”.
“Azioni mirate – continua ancora il presidente della giunta – a rendere più funzionali ed efficienti i servizi nelle aree urbane”, a favore di una programmazione regionale che “da un lato vede la Toscana diffusa e dall’altro detta linee razionali per le aree urbane cosiddette integrate: Firenze Prato Pistoia, Lucca Pisa Livorno”.