Nara Cambi, oggi 91 anni, era una bambina quando i tedeschi rastrellavamo ebrei a Campi Bisenzio. Entrò presto negli orrori della guerra e a soli 10 anni, aiutò i genitori a nascondere le persone in soffitta e salvarle dalla deportazione. Oggi il Comune, rappresentato dal sindaco, Andrea Tagliaferri ha incontrata la signora ospite nell’Rsa La Mimosa gestita dal Consorzio Zenit. Un incontro commosso, con lunghi applausi, abbracci e strette di mano.
La bambina coraggiosa
Nara, quando vedeva arrivare la camionetta dei tedeschi in zona Campi Bisenzio, tornava di corsa verso casa e diceva a tutti di nascondersi nel soppalco di casa sua. Aveva soltanto 10 anni, ma già aveva capito che orrore era la guerra. Sapeva che nella sua casa a Campi Bisenzio i genitori, Luigi e Nella, nascondevano gli ebrei e tutti quelli a rischio deportazione in una stanza semi nascosta dove gli sguardi dei tedeschi sarebbero potuti arrivare più difficilmente. Così, ogni volta che c’era il rischio di rastrellamenti, lei dava una mano.
“Si nascondevano le persone in una specie di soffitta a cui si accedeva da una porticina, dentro quella stanza si rifugiavano fino a venti persone, stavano sdraiati sui materassi. Quando arrivavano i tedeschi, dicevo loro di nascondersi, quando i tedeschi erano passati, dicevo loro che potevano uscire”, ha detto Nara.
“Sono felice di questa visita del sindaco, non pensavo di meritare così tanto, ma sono ancora più contenta del fatto che quando ero bambina possa aver contribuito in qualche modo a salvare vite umane”, ha detto Nara.
Per il sindaco, è “importante ascoltare le storie di queste persone perché la memoria si tramanda soprattutto grazie a loro”.“Gli anziani sono spesso depositari di ricordi ed esperienze che possono essere una risorsa unica – ha detto Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit – Raccontare la loro storia aiuta a preservare la memoria storica di intere generazioni, dando valore alla loro esistenza e alle lezioni che possono trasmettere”.