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La scarpa diventa social: ecco l’invenzione che fa correre insieme i runner di tutto il mondo

Il dispositivo è stato messo a punto dall’Università di Siena e ha anche un’altra importante funzione: può essere utilizzato per dare ai malati di Parkinson un impulso in grado regolare la camminata

Una runner che fa attività motoria

Per correre e per riuscire di nuovo a camminare. Un impulso che attraverso la rete arriva dal piede di un runner all’altro oppure da un dispositivo medico al paziente affetto da Parkinson per rendergli regolare la camminate. Due usi, uno più social e sportivo, l’altro sociale e curativo. È l’invenzione del team di ricerca di Domenico Praticchizzo, professore di Robotica all’Università di Siena: un meccanismo tecnologico che può essere installato in una cavigliera o anche nella soletta delle scarpe e trasferisce vibrazioni e suggerisce l’andatura. È frutto del lungo lavoro  del gruppo di 15 giovani ricercatori, tutti specializzati nella comunicazione tattile e nella robotica indossabile.

Le vibrazioni prodotte dal passo e l’app che suggerisce l’andatura

C’è un motore vibrate e un piccoli computer che genera la vibrazione e registrare il ritmo. Un meccanismo semplice con dietro un sistema tecnologico complesso e innovativo che parla con una app e mette in comunicazione più cavigliere o scarpe oppure  è in grado di generare ritmi stabiliti dal medico o il fisioterapista. E  anche possibile salvare tutti i dati raccolti e utilizzarli per analisi e statistiche a uso personale o per fini medici. L’invenzione è in fase avanzata: c’è il prototipo a cui manca solo l’ingegnerizzazione per la messa sul mercato.  

Un aiuto ai malati di Parkinson

Il dispositivo è in grado di suggerire un’andatura costante al malato, vibrando al ritmo registrato come confortevole. Ma è utile anche per risolvere il problema del “freeze of gait”, ossia il blocco: grazie allo stimolo vibratorio che viene trasmesso, il malato riceve l’impulso e riparte con la sua camminata.

L’invenzione è stata sperimentata in alcuni pazienti dell’ospedale di Siena e i risultati sono promettenti. “Questa tecnologia può essere utilizzata per integrare dispositivi medici negli ospedali o nei centri riabilitativi”, spiega il professor Praticchizzo.

Domenico Praticchizzo

Il social jogging, la nuova frontiera della condivisione

“Grazie a questa tecnologia possiamo sentire sulle nostre  gambe, nelle scarpe, il passo  della persona con sui si vuole andare a camminare e fare social jogging. Chi corre a distanza sente l’andatura dell’altro grazie alla tecnologia che trasforma l’impatto in vibrazione a distanza”, spiega ancora il professore.

Grazie all’app e è possibile condividere in diretta l’esperienza di camminata o di corsa, con  video e audio e sensazioni tattili, anche registrando e mostrando le andature e le tracce gps.

Una corsa social insomma, in coppia o persino maratona. Lontani, anche divisi da contenenti, ma con una app che riesce a dare il ritmo condiviso. “Facciamo entrare le scarpe nel mondo social, utilizzando strumenti che già esistono ma integrandole e dandogli una dimensione di socialità innovativa.  E con una applicazione semplice da usare dal propio smartphone possiamo avere l’impressione di correre insieme”.

Parlano gli inventori

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