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La Regione Toscana incrementa il fondo del Programma di sviluppo rurale con 19 milioni

Per il 2025 si sta predisponendo un bando con una dotazione iniziale di 1 milione di euro. Saccardi: “Nuove opportunità per un maggior numero di imprenditori del settore”

agricoltura impresa

La Commissione europea ha approvato la modifica del Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, consentendo così la concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale per complessivi 19,3 milioni di euro.

“Grazie a questa decisione comunitaria – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – riusciamo a mettere a disposizione una maggiore quota di risorse per il nostro Programma di sviluppo rurale. E’ ciò che avevamo chiesto ad inizio di agosto e siamo felici che l’Unione abbia accettato questa nostra istanza premiando il lavoro fatto dal settore regionale competente”.

Sarà Artea (l’Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura) a tenere conto della nuova dotazione finanziaria nella formulazione della graduatoria del bando misura 13 per l’annualità 2024.

“Riusciamo così ad offrire nuove opportunità per un maggior numero di imprenditori del settore incrementando – precisa l’assessora regionale all’agricoltura, Stefania Saccardi – la dotazione finanziaria del bando attuativo della Misura 13 che destina indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici. Si tratta di 19.368.586 a valere sull’annualità 2024. A questi aggiungiamo un altro milione di euro al bando che gli uffici stanno predisponendo per il 2025, fermo restando l’eventuale e successivo incremento che potrà essere disposto con ulteriori modifiche del PSR 2014-22 in vista della chiusura del programma”.

Le modifiche al Programma di sviluppo rurale non comportano oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale in quanto la quota di cofinanziamento regionale è stanziata sul capitolo 52518 e le quote di cofinanziamento comunitaria (pari al 43,12%) e statale (pari al 39,82%) non transitano dal bilancio regionale perchè sono trasferite direttamente ad ARTEA dagli enti competenti.

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