Più prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio incendi, più manutenzione e valorizzazione. Per le foreste, la Regione Toscana nel 2021-22 aggiungerà 25 milioni di euro ai 134 milioni già stanziati per il periodo 2014-2020. Lo ha annunciato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi intervenuta al convegno organizzato da Confagricoltura Toscana “La salvaguardia delle foreste di fronte ai cambiamenti climatici”.
La Toscana è tra le regioni più “verdi” d’Italia, con i suoi 110 mila ettari di foreste che valgono un quinto del demanio nazionale. Lo spopolamento delle aree rurali e montane, in tutta Italia, resta uno dei problemi più gravi da affrontare. “È indispensabile intervenire per mitigare il quadro complessivo dei rischi anche con azioni in cui l’ente pubblico si vada a sostituire al proprietario, spesso difficilmente individuabile – ha detto Saccardi – Abbiamo pertanto stabilito di incrementare la dotazione finanziaria”.
Due bandi nuovi e lo scorrimento della graduatoria per assegnare più risorse
A novembre sarà pubblicato il nuovo bando sulla prevenzione dei rischi idrogeologico e di incendio boschivo e avrà una dotazione di 11,5 milioni di euro. A marzo del 2022 sarà aperto il bando che riguarda l’acquisto di attrezzature in campo forestale e avrà una dotazione di 5 milioni di euro. Nel frattempo è stato approvato lo scorrimento delle graduatorie per circa 8,2 milioni di euro anche per la prevenzione rischio idrogeologico e la valorizzazione del bosco con sentieri, rifugi, attività di ricavo non legnoso.
“La Toscana – ha proseguito Saccardi – ha dei doveri di fronte a questo immenso patrimonio: da un lato mettere in atto azioni di conservazione, di ripristino e di gestione sostenibile delle foreste, a beneficio dell’ambiente e dell’economia. Secondo il World Economic Forum, la buona gestione delle foreste infatti potrebbe generare 190 miliardi di euro in opportunità commerciali e 16 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo entro il 2030. Dall’altro lato dobbiamo garantire la formazione e la specializzazione degli operatori perché effettuino le operazioni in maniera corretta, ma soprattutto in sicurezza. E’ quindi una priorità tutelare i proprietari e le imprese del settore che con tanta fatica e sacrificio lavorano tutti i giorni a sviluppare questa millenaria attività forestale”.