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La Regione replica a Trenitalia sulle Officine dell’Osmannoro: “Non accetteremo ridimensionamenti”

In seguito alla presentazione del piano di riorganizzazione delle Officine meccaniche dell’Osmannoro, dove viene svolta la manutenzione dei treni regionali, gli assessori Baccelli e Nardini hanno incontrato i sindacati

Le Officine meccaniche dell’Osmannoro sono un punto di riferimento per la manutenzione dei treni che circolano sulle linee regionali per questo motivo la Regione Toscana non è rimasta soddisfatta da quanto prospettato per la loro riorganizzazione da Trenitalia.
A tirare le fila, dopo l’incontro che si è svolto con Trenitalia e le sigle sindacali Filt-Fit-Uilt, è l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli che ha partecipato insieme all’assessora con delega al lavoro Alessandra Nardini. L’incontro è stato richiesto dai sindacati, che avevano già scioperato per lo stesso motivo lo scorso 13 gennaio, i quali hanno notizia di un ridimensionamento delle attività manutentive svolte da Officine con preoccupazioni anche di eventuali ripercussioni sugli uffici della direzione tecnica di viale Lavagnini.

Quanto espresso da Trenitalia sul destino delle Officine – ha spiegato Baccelli –  non ci pare, a tutti gli effetti, un piano di crescita che guarda al futuro, ma una sostanziale conferma dell’esistente. Per noi le Officine meritano un netto salto di qualità, un rilancio a livello occupazionale nell’ottica della valorizzazione dello sviluppo industriale di un polo che è un’eccellenza in Toscana e non solo. Come Regione Toscana – ha aggiunto Baccelli- abbiamo sempre sostenuto l’importanza strategica delle Officine di Osmannoro. Basti pensare che la Regione ha in essere un contratto di servizio con Trenitalia per l’acquisto di 100 treni e un investimento di circa 70 milioni di euro da destinare alla rete territoriale. E’ dunque evidente – ha aggiunto l’assessore ricordando gli ingenti investimenti fatti sino dagli anni 2000  e l’eccellenza della Toscana come distretto produttivo di materiale rotabile – che per noi è fondamentale non solo mantenere ma sviluppare competenze e occupazione su questo sito che è  asset strategico per la sicurezza del trasporto ferroviario dell’area fiorentina e della rete ferroviaria nazionale”.

Non possiamo dirci soddisfatti dall’esito della riunione di ieri – ribadisce l’assessora Nardini –  Dall’incontro, infatti, non emerge un impegno da parte dell’azienda pari al livello di investimenti che Regione Toscana ha fatto e sta facendo, penso al contratto di servizio ricordato dal collega Baccelli, e alla qualità delle maestranze storicamente impiegate ad Osmannoro. Non possiamo e non intendiamo accettare nessun ridimensionamento, di fatto, delle Officine dell’Osmannoro, con una perdita di centralità del sito toscano. Riteniamo pertanto fondate le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, ci mettiamo a disposizione per poter organizzare nuovi momenti di confronto con l’azienda cui chiediamo invece un un cambio di strategia e un effettivo investimento sulle Officine che confermi la loro attuale centralità nelle scelte aziendali rispetto alle manutenzioni cicliche e ordinarie“.

Il piano presentato da Trenitalia non sarebbe niente di più di un piano di conservazione dell’esistente con un’implementazione complessiva di appena 13 unità sulle officine Osmannoro e un piano di spostamento di professionalità dalla manutenzione ciclica a quella ordinaria. Va invece segnalata la conferma del presidio della Direzione tecnica come strategico per Trenitalia.

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