Partirà il 7 marzo dal The Cage di Livorno il nuovo tour de La Rappresentante di Lista formazione guidata da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, appena rientrati dall’esperienza a Sanremo al fianco di Rancore e Dardust, con i quali si sono esibiti sul palco del Teatro Ariston nel brano “Luce” di Elisa.
La band ha aperto il 2020 non solo con la bellissima esperienza a Sanremo, ma anche con un’altra importante notizia: il brano “Questo corpo”, estratto dall’ultimo album “Go Go Diva” è stato inserito all’interno della colonna sonora della serie TV “The New Pope”, creata e diretta da Paolo Sorrentino.
Inoltre, Veronica Lucchesi ha recitato all’interno della nuova stagione de Il Cacciatore, in onda dal 19 febbraio in prima serata su Rai2. interpreta Maria, una cantante punk nella Palermo del 1996, per l’occasione La Rappresentante di Lista ha riarrangiato in chiave anni ’90 alcuni brani del disco e comparirà in alcuni episodi con la formazione al completo.
La band si prepara a portare nei club uno show con un allestimento per dire addio alla loro “Go Go Diva”, a poco più di un anno dalla sua uscita. Ecco la nostra intervista a Veronica Lucchesi.
Ciao Veronica! Voi siete considerati una band palermitana ma in realtà te hai origini toscane giusto? Come vi siete conosciuti te e Dario?
Certo! Nel migliore dei casi ci definiscono siculo-toscani. Io sono toscana e nella band c’è anche mia sorella Erica anche lei toscana. Con Dario ci siamo incontrati a Palermo. Io studiavo all’università di Pisa e durante quel periodo incontrai il teatro di Emma Dante a andai a Palermo per lavorare con lei. Lì ho incontrato Dario, anche lui era stato selezionato per uno spettacolo.
Si può dire che per te la musica e il teatro sono due passioni che proseguono in parallelo?
Non ho mai abbandonato il teatro, ho continuato a fare spettacoli fino a un anno fa, poi però determinate produzioni avevano finito la tournée e quindi non sono andata in scena. Per il resto non mi sento di aver fatto una scelta vera e propria. La musica adesso ha preso gran parte del nostro tempo, ma il teatro entra sempre come linguaggio. Quest’estate ho girato anche una serie tv.
Più o meno un anno fa sono venuta a vedervi alla Flog di Firenze e rimasi esterrefatta di fronte alla potenza del vostro spettacolo. In un anno è successo di tutto praticamente. Siete andati a Sanremo, la vostra musica è stata scelta da Sorrentino per The New Pope, adesso scopro che avete partecipato anche alla serie tv ‘Il cacciatore’. Siete esplosi!
Sono arrivate tutte a bomba queste notizie. Eravamo preoccupati di riuscire a fare tutto, perché queste collaborazioni sono arrivate tutte in fila una dopo l’altra. Però devo dire che per noi è stato un anno entusiasmante, abbiamo ‘vagato’ con gioia in mezzo a tutte queste esperienze. Sanremo è stato super emozionante, un palcoscenico divertente, la performance con Rancore ci è piaciuta moltissimo. Ce la siamo studiata, ci siamo immaginati questo dialogo tra la luna e il marinaio. È un periodo molto denso e ricco.
Siete già al lavoro su un disco nuovo?
Adesso ci stiamo concentrando sul tour che inizierà il 7 di marzo da Livorno e ci vedrà impegnati per due mesi. Abbiamo già iniziato a buttare giù molte idee, c’è tanto lavoro da fare, abbiamo la testa carica di pensieri.
Su Facebook scrivete dei messaggi sempre molto affettuosi ai vostri fan. In occasione del nuovo tour li invitate a scegliere un bel vestito, portare un fiore, insomma prepararsi con cura all’evento, quasi un elenco di consigli su come venire. Succederà qualcosa di speciale in questo tour rispetto a quello passato?
Sì, quello che stiamo facendo in questi giorni è mettere su un vero e proprio spettacolo. Il tema che vorremmo portare in scena è quello della ‘meraviglia’. A volte non ci ricordiamo quanto siamo esseri meravigliosi, non dedichiamo la cura che dedichiamo agli altri a noi stessi. Ci piaceva il fatto che ognuno di noi si prendesse il tempo per prepararsi, per farsi meraviglioso. È un pretesto in più per farsi delle coccole e volersi bene. In questo tour stiamo cercando di ampliare i momenti teatrali e di tradurre per immagini i temi delle canzoni, ci piaceva dare la massima espressione a ‘Go Go Diva’, anche perché porteremo questo disco a conclusione. Finisce un ciclo, è come se andassimo a salutare questa Diva, le diamo un finale degno di lei.
In questi giorni mi stavo riascoltando il vostro disco. Il pezzo che lo apre ‘Questo corpo’ è davvero incredibile, riesce a esprimere gioia e dolore contemporaneamente con parole che ti colpiscono come un pugno, nessuno può rimanere indifferente davanti a questa canzone, è impossibile. Così mi sono chiesta ma cosa le passava per la testa quando ha scritto questo pezzo?
Di tutto! In quel momento vivevo a Barberino del Mugello in una casa in pianura, molto bella, in mezzo al verde. Eravamo io, Marta, Dario e Erica mia sorella e stavamo provando a scrivere e arrangiare alcune canzoni. Stavo vivendo un momento molto particolare a livello personale, alcune figure della mia famiglia se n’erano andate, avevano cambiato strada. Il mio corpo mi mandava dei segnali devastanti che in quel momento non riuscivo a tradurre con il pensiero. Ma allo stesso tempo il mio corpo mi stava lanciando una richiesta di aiuto. In quel momento di crisi voleva trasformarsi in un corpo salvifico, voleva salvarmi da quella situazione. Un giorno mi sono svegliata con un’energia potentissima, come quando Spiderman viene morso dal ragno. Mi sono svegliata con questa carica paurosa e mi sono detta: ‘devo andare a correre così scarico’, non capivo cosa mi stesse accadendo. Così comincio a correre e inizia a seguirmi un cane. Lui mi faceva compagnia, io ero serena, non mi sono fatta alcun problema, inizio a raccontagli la mia storia e accendo il registratore sul telefono. Torno a casa dopo due ore e in questo audio c’era già registrata tutta la canzone di ‘Questo corpo’.
