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La rabbia e l’attesa di giustizia: la tragedia di Niccolò Ciatti diventa un recital

Anteprima europea dello spettacolo realizzato in italiano e spagnolo a Scandicci il 12 agosto, mentre a Firenze andrà in scena il 30

Niccolò Ciatti

La sua storia, la tragedia che ancora non ha una giustizia e l’attesa di un giusto processo. C’è tutto questo nel recital per ricordare Niccolò Ciatti, il giovane brutalmente ucciso mentre si trovava in vacanza in Spagna. A metterlo in scena è l’associazione no profit Alice in cerca di teatro in collaborazione con la Onlus intitolata a Ciatti, recentemente insignita del Fiorino d’oro della città.

Lo spettacolo ha il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Comune di Scandicci e il sostegno del Ministero degli esteri. L’anteprima europea sarà a Scandicci, il 12 agosto in piazza della Resistenza (ore 21.15) mentre andrà in scena a Firenze all’Anfiteatro La Limonaia di Villa Strozzi (via Pisana, 77) il  30 agosto alle 21.30. La prima data all’estero si terrà in edizione bilingue italiano-spagnolo. Le date italiane avranno ingresso libero, fino ad esaurimento posti, secondo norme e/o eventuali modifiche.

L’autore è Ugo De Vita, scrittore, interprete e docente universitario. È tra i più illustri esponenti del teatro “civile” italiano, dopo aver portato in scena nell’arco di trent’anni Livatino, Decennale delle stragi di Capaci e via d’Amelio (con Lamberto Sposini), Welby (Con Mina Welby e Gianfranco Funari), Coco, Casalegno (con Mirò), Bianzino, Melone (prima vittima dell’esercito dell’Uranio impoverito, risarcita dalla Stato), Cucchi, Vannini. Ora racconta “Niccolò Ciatti. Una memoria familiare”, un testo poetico per chiedere giustizia: dai ricordi della mamma, del babbo e la sorella di Niccolò all’amore e le amicizie, le emozioni e le gioie spazzate via la notte del 12 agosto 2017.

Scritto in due mesi con la collaborazione di Luigi, Cinzia e Sara Ciatti, il racconto di infanzia e giovinezza di Niccolò si collega al dramma dei giorni  in cui la famiglia ha dovuto assistere impotente alla scarcerazione degli assassini in attesa della fase dibattimentale. È uno spettacolo, ma soprattutto una voce che si alza forte per non dimenticare.

L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa a Palazzo Vecchio alla quale hanno preso parte l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Cristina Giachi, presidente Commissione Cultura della Regione Toscana, Sandro Fallani, sindaco del Comune di Scandicci, Luigi Ciatti, padre di Niccolò e Ugo De Vita, autore e curatore dell’allestimento. Presente anche il direttore generale per gli italiani all’estero e la cooperazione internazionale del ministero degli Affari esteri Luigi Maria Vignali.

“Sono quattro anni che aspettiamo di avere giustizia per Niccolò – ha detto il padre e autore dell’allestimento Luigi Ciatti – e che lottiamo verso una giustizia spagnola, che purtroppo non ci ha aiutato e continua a non aiutarci. Vogliamo raggiungere questo obiettivo e vogliamo che casi come quello di Niccolò non capitino. Questa iniziativa è importante per ricordare Niccolò, che amava e rispettava la vita, per farlo conoscere e vorremmo avere le piazze piene di giovani. Questo ci darebbe forza. Vogliamo cercare di far capire ai ragazzi quello che hanno, l’importanza della vita che va rispettata perché sentiamo e vediamo troppa violenza ingiustificata”.

“Lo spettacolo – ha detto il  il presidente della Regione, Eugenio Giani – è un ulteriore modo giusto per creare intorno alla vicenda di Niccolò quella coscienza popolare che si indigni e possa spingere perché ci sia giustizia”.

Presente anche il ministero degli Affari esteri, come a voler ribadire un impegno costante sulla vicenda “affinché la giustizia per Niccolò Ciatti venga assicurata dalle autorità spagnole – ha detto  Luigi Maria Vignali – e non lasciare sola la famiglia Ciatti”.

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