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La Pieve di Cornacchiaia a Firenzuola taglia il traguardo dei mille anni

Recentemente la Pieve è stata oggetto di un restauro pittorico e strutturale, unito all’installazione di un intervento di illuminazione particolarmente suggestivo

La Pieve di Cornacchiaia nel comune di Firenzuola è una chiesa ricca di storia che taglia nel 2025 il traguardo dei mille anni.

Nel corso dei secoli ha rappresentato un punto di riferimento per i viandanti e i pellegrini che attraversavano la Toscana.

La pieve di Cornacchiaia, nonostante i secoli l’abbiano privata di tante sue parti come l’abside, la cripta e tutte le decorazioni pittoriche che probabilmente aveva al suo interno e benché arrivata a noi con pochi di quegli arredi che doveva possedere, resta una testimonianza importante del romanico della campagna fiorentina e resta l’edificio più antico del comune di Firenzuola.

La tradizione fa risalire la fondazione della Chiesa a San Zanobi vescovo fiorentino, la cui presenza nel territorio di Firenzuola è ricca di testimonianze. Dalle conversioni ai prodigi.

Alla chiesa di Cornacchiaia furono in seguito legate le monache camaldolesi di Luco del Mugello; poi il patronato passò agli Ubaldini. La famiglia, infatti, controllava anche la strada che, tramite il valico dell’Osteria Bruciata, conduceva in Mugello.

Durante il lavoro di restauro del 1974 sono venuti alla luce alcuni particolari inediti della chiesa romanica tra cui una finestra a monofora sulla parete laterale della cappella di sinistra, alcune parti dell’antica abside e parte della muratura originale sulla parete destra interna.

Il campanile, secondo quello che ci dice don Stefano Casini, fu costruito su un’antica torre longobarda; conserva ancora una campana d’epoca medievale.

Recentemente la Pieve è stata oggetto di un restauro pittorico e strutturale; unito all’installazione di un intervento di illuminazione particolarmente suggestivo.

Cornacchiaia, conferenza stampa
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