‘La Notte stellata‘, dipinto di Vincent Van Gogh, rivisitata in chiave tessile. E’ l’installazione che sarà inaugurata venerdì 28 febbraio al Victory Cafèmuseo di Montermurlo. L’opera ha messo insieme la creatività di 189 artisti e artigiani tessili di tutto il mondo.
Una creazione, spiegano i promotori dell’iniziativa, “resiliente alla pandemia del Covid su scala globale che ha impedito gli spostamenti, la guerra in Ucraina che ha bloccato le spedizioni doganali e l’alluvione nel Pratese che ha rischiato di danneggiarla irrimediabilmente”.
La realizzazione è frutto dell’iniziativa del gruppo di Coordinamento Tessitori: tutto è nato nel 2020, in piena pandemia, durante una videocall tra addetti ai lavori del settore tessile. A causa delle limitazioni era stata vietata l’organizzazione della conferenza annuale dei feltrai, Feltrosa, così è stata avanzata la proposta di individuare un’opera d’arte, spezzettarla in tanti tasselli, ed effettuare un sorteggio per attribuire un quadrato da 50×50 cm da riprodurre per mano di ognuno degli artisti artigiani tessili aderenti.
L’arte di Van Gogh diventa tessile
Così è stato fatto, ma nel corso della realizzazione altri eventi hanno rischiato di fermare il progetto: la guerra ha rischiato di bloccare i due pezzi in arrivo da Russia e da Ucraina mentre l’alluvione del novembre 2023 ha interessato anche il magazzino a Montemurlo di Trafi creatività tessile dove l’opera era conservata. A maggio scorso l’installazione è stata terminata e venerdì 28 sarà esposta. L’installazione resterà a Montemurlo fino a inizio aprile, per poi andare in esposizione in un’altra città della Toscana.
Un motivo di orgoglio per Montemurlo
“Per noi è motivo d’orgoglio avere a Montemurlo questa bellissima opera, frutto del lavoro di tanti artisti di tutto il mondo – ha detto alla presentazione dell’iniziativa il sindaco Simone Calamai – Un’installazione che nasce in un momento difficile, quello del Covid, e che ora trova una casa definitiva qui a Montemurlo e lega insieme i temi dell’arte, del lavoro e dell’innovazione.Un inno a quell’ingegno tessile che contraddistingue il nostro distretto e delle sue molteplici tecniche per fare di fili e tessuti creatività e bellezza”.