Il realismo contemporaneo di Yu Ming è al centro della mostra dal titolo “L’assioma del vero” in corso fino al 26 ottobre nella sala delle esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze. La personale dell’artista e accademico cinese, a ingresso libero è curata da Claudio Rocca e Giovanna Uzzani.
Organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno in collaborazione con Beijing Jin Shangyi Art Foundation, l’esposizione comprende 51 opere realizzate con tecnica ad olio e 12 disegni. Yu Ming, classe 1977 coniuga perfettamente tecniche tradizionali e tematiche moderne, favorendo il dialogo tra Oriente e Occidente, tradizione pittorica e innovazione tecnica, in una straordinaria sinfonia visiva.
Un ponte tra Oriente e Occidente
Come sottolinea Cristina Acidini, presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Ming è un artista affermato e “all’occhio dello storico dell’arte viene naturale discernere nei suoi cieli annuvolati e spaziosi i ricordi della pittura olandese del Secolo d’Oro, nei paesaggi verdi e acquatici vibranti di effetti luminosi il sapere pittorico degli Impressionisti, nei ritratti esatti e silenti il pensoso psicologismo di Hopper”.
La magia del Tibet e del suo popolo
Uno degli elementi ricorrenti nelle opere è la raffigurazione dei paesaggi e del popolo del Tibet. Yu Ming sottolinea che “l’altopiano innevato è un ambiente difficile per la sopravvivenza umana, ma la gente è piena di sole e forza. Si avvicinano alla vita con entusiasmo, lavorando e recitando preghiere ogni giorno. Hanno fiducia nella vita e forti credenze religiose”.
L’artista invita il pubblico a mettere in discussione la natura stessa della “verità” e della “realtà” nell’arte. I suoi ritratti e i paesaggi trascendono la semplice replica del vero, immergendosi nella complessità e nei dettagli rintracciabili sotto la superficie delle cose e delle persone.
Nelle sue tele emerge equilibrio tra l’estetica tradizionale cinese e la sensibilità occidentale in un’accattivante fusione di culture e filosofie artistiche. L’artista offre inoltre agli spettatori la possibilità di riflettere sulla bellezza del mondo e sulle espressioni dell’esperienza umana.