Un nuovo punto di accesso al catalogo multimediale Rai, due sale multimediali immersive, l’uso della realtà aumentata: sono queste novità presentate oggi dalla Fondazione Zeffirelli in un evento dal titolo ‘Prima dello spettacolo. Strategie digitali per la fruizione dell’archivio Zeffirelli’.
L’archivio di interesse storico sempre più digitale
L’archivio – che si trova a Firenze dal 2017, anno in cui la Fondazione si stabilì nel complesso di San Firenze – è stato dichiarato dal Ministero della Cultura di “interesse storico particolarmente importante per la storia artistica e culturale italiana e internazionale”. A livello di digitalizzazione è stata ultimata una prima fase di schedatura informatizzata della documentazione dell’archivio.
“Il progetto di schedatura e digitalizzazione dell’Archivio Franco Zeffirelli rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione del patrimonio archivistico, che unisce innovazione tecnologica e tutela della memoria storica” ha spiegato il direttore generale archivi del ministero della Cultura Antonio Tarasco.
La serie ‘Teatro di prosa’, che contiene i materiali di lavoro relativi alle 35 commedie messe in scena da Zeffirelli, è già consultabile online. Sono state poi realizzate [due sale multimediali immersive. Le pareti della sala 2, dedicata a Maria Callas, sono adesso animate dalla proiezione di foto di scena e bozzetti che rievocano quattro allestimenti creati da Franco Zeffirelli per la Divina, mentre nella sala 8 ‘Viva l’Opera!’, i visitatori possono scoprire il lavoro di scenografia e di costume elaborato da Zeffirelli per la messa in scena di dieci opere liriche.
Realtà aumentata con la app “Zeffirelli Museo”
Inoltre sono state messe a punto dieci esperienze in realtà aumentata, che consentono ai visitatori del museo di accedere in maniera interattiva ad alcuni materiali d’archivio non esposti. Dopo aver scaricato su smartphone o tablet l’applicazione gratuita ‘Zeffirelli Museo’, realizzata grazie al contributo di Cr Firenze, i visitatori possono inquadrare dieci opere selezionate e contrassegnate nel percorso museale, e avere individualmente accesso a una vera e propria narrazione accompagnata da materiali inediti come bozzetti, disegni, oggetti e foto di scena, testi, contributi audiovisivi. È stato poi inserito un nuovo punto di accesso al catalogo multimediale Rai.
L’obiettivo, ha dichiarato il presidente della Fondazione, Pippo Zeffirelli, è “aumentare la fruibilità e avvicinare gli studiosi e il vasto pubblico al mondo dell’opera e dello spettacolo”.