Il Centro per la Danza Virgilio Sieni propone per la stagione 2023-2024 due progetti nell’area metropolitana di Firenze fondati sulle potenzialità esperienziali dei territori e sul dialogo intergenerazionale nei linguaggi performativi contemporanei.
“Il Centro Virgilio Sieni è una delle grandi risorse culturali della nostra città – ha detto la vicensindaca e assessore alla cultura Alessia Bettini –, che conferma ad ogni stagione la qualità dell’offerta ampliando il proprio raggio d’azione ben oltre la danza. La programmazione autunnale infatti arriva ad abbracciare Firenze e l’area metropolitana con progettualità interessanti e innovative legate anche al patrimonio culturale del nostro territorio, attraverso proposte esperienziali basate sui linguaggi contemporanei e su un approccio che mira a mettere in dialogo le generazioni, le scuole, le associazioni culturali e il terzo settore”.
Officine del Gesto
Il primo è “Officine del Gesto” realizzato in collaborazione con il progetto “Piccoli musei-Terre degli Uffizi 2023” in cui saranno protagoniste azioni coreografiche di cittadini, danzatrici e danzatori.
Il progetto è legato ai territori di Castelfiorentino, Empoli, Montelupo Fiorentino e Montespertoli e vede la collaobrazione di musei, scuole, Rsa, associazioni culturali e del terzo settore.
Officine del Gesto rifletterà sui modi di abitare e vivere gli spazi museali: spazi di incontro e sensibilizzazione per intraprendere un viaggio condiviso sulla memoria, sulla tradizione per aprire un focus sulla cura dell’individuo e le fragilità attraverso il contatto con l’opera d’arte.
La Democrazia del Corpo: 7 appuntamenti a Firenze
La seconda attività è la rassegna “La Democrazia del Corpo” che si articola in oltre un mese di programmazione con le proposte di maestri e giovani autori della scena contemporanea con sette appuntamenti in programma presso Cango Cantieri Goldonetta a Firenze.
Dal 4 novembre al 14 dicembre, ci saranno performance, spettacoli e pratiche di Motus, Chiara Guidi, Jacopo Jenna, Roberto Zappalà, Alessandro Marzotto Levy, Claudia Caldarano e Simone Graziano, Cristiana Morganti.
Si parte il 4 e 5 novembre con Motus “Of the nightingale I envy the fate” di Daniela Nicolò e Bruco Casagrande, con la performer Stefania Tansini che rievocherà la storia della profetessa Cassandra il cui lamento incomprensibile viene associato al canto di un usignolo. Un rito sciamannino in cui si fondono la fragilità femminile e lo spirito di vendetta, l’eleganza del gesto e funeste visioni del futuro.
Sabato 11 e domenica 12 novembre Chiara Guidi porterà a Firenze “Lettere dalla notte” uno spettacolo liberamente tratto dai testi di Nelly Sachs, premio Nobel per la letteratura nel 1966. Si darà voce a un coro di cittadini che evocano le “creature della nebbia”, il cammino doloroso dei popoli.
Il 18 e 19 novembre Jacopo Jenna sarà l’anima di “Danse Macabre!” un invito a danzare verso l’ignoto, in una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, testi, musica elettronica e luce. Un’esperienza di spostamento percettivo dello spettatore, sondando la materia oscura dell’immaginazione.
Sabato 25 e domenica 26 novembre sul palco del Cango salirà la Compagnia Zappalà Danza con “Oratorio per Eva”. Lo spettacolo è il secondo step del progetto “Transiti Humanitatis”, una creazione che Roberto Zappalà dedica al personaggio simbolico per eccellenza di Eva, prima donna e madre dell’umanità. Una “nascita” che è sofferenza e liberazione, dolore e consapevolezza, bellezza e affermazione di sé.
Giovedì 30 novembre Alessandro Marzotto Levy porterà in scena “Irene” una coreografia che affronta il tema della perdita. Attraversa lo spazio creato dalla mancanza la danza cerca di relazionarsi con l’invisibile, di affrontare il tempo.
Mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre il musicista Simone Graziano e la danzatrice Claudia Caldarano al Cango in “Piano solo corpo solo”. Sarà una performance/concerto profondamente legata al nostro tempo. Un tempo di negazione del contatto, di violazione del corpo e della libertà, di isolamento e confusione. Il suono e il movimento si uniranno per cercare una connessione con noi stessi e con l’altro.
La Democrazia del Corpo si concluderà il 13 e il 14 dicembre con “In another place” di Cristiana Morganti. Una performance che invita lo spettatore a entrare in un luogo dove il tempo è sospeso, un mondo diverso dove ci si può ritirare e riconciliare con la natura e con se stessi. Due danzatori e una violoncellista si immergeranno in uno spazio sereno, luminoso, e approfittare di questo stato di grazia.