Attualità/

La contrada della Lupa vince il Palio di Siena: dopo il rinvio per pioggia, un trionfo a sorpresa

Il popolo di Vallerozzi conquista il drappellone di Guasco: una mossa lunga e agitata per le forti rivalità ai canapi, poi una corsa senza cadute che ha visto sempre in testa il fantino Velluto sul cavallo esordiente Benitos

© Giulia Brogi - Comune di Siena

Alla contrada  della Lupa è andato il Palio di Siena dedicato alla Madonna dell’Assunta. A concludere per primo i tre giri di piazza del Campo è stato il fantino Dino Pes detto Velluto con il cavallo Benitos, alla prima esperienza sul tufo. Un trionfo contro ogni pronostico, con la sorte che aveva dato alla sua rivale, l’Istrice, un barbero valutato migliore. Dopo il rinvio per pioggia di un giorno, il popolo di Vallerozzi ha così conquistato il drappellone disegnato da Riccardo Guasco.

Una mossa lunga e agitata a causa della vicinanza di due coppie di rivali: Istrice e Lupa e poi Valdimontone e Nicchio. Una partenza invalidata, poi la caduta del fantino di Valdimontone tra i canapi per uno scatto in avanti del cavallo e dopo circa 45 minuti la partenza valida con la Lupa che ha mantenuto sempre il comando.

La corsa

L’ordine d’ingresso ha svelato subito una mossa complicata. Ecco l’ordine ai canapi estratto: Onda con Canarinu e Grandine, Istrice con Viso d’Angelo montato da Tittia, Lupa con Benitos condotto da Velluto, Chiocciola con Comancio e Gingillo, Oca con Ares Elce e Brigante, Leocorno con Zentiles e Turbine, Selva con Tabacco montato dall’esordiente Virgola, Valdimontone con Veranu e Scompiglio, Nicchio con Brivido Sardo e Tamuré e Civetta di rincorsa con Zenis e Bellocchio.

Un minuto e una manciata di secondi per tre giri di piazza, nessuna caduta. Ma sul tufo a trionfare è solo uno e questa volta la gloria è andata alla contrada della Lupa con il cavallo Benitos, un castrone sauro di sette anni al suo esordio, e il fantino Dino Pes detto Velluto, 43enne sardo nato a Silanus in provincia di Nuoro, che non correva a Siena dal 2017. Per la contrada di Vallerozzi si tratta della sua 38esima vittoria nella storia secolare del Palio. La precedente vittoria della Lupa risaliva al 16 agosto 2018 con il fantino Giuseppe Zedde detto Gingillo che montava il cavallo Porto Alabe.

L’attesa e uno sguardo al meteo

Dopo il rinvio di venerdì 16  agosto, è stata una lunga giornata di attesa per contradaioli e turisti con un occhio costante al cielo per scorgere nuvole fosche all’orizzonte e il controllo continuo delle previsioni meteo: Siena ha avuto così il suo secondo palio dell’anno, sempre sofferto come quello di luglio, dedicato alla Madonna di Provenzano rinviato per maltempo per ben due giorni.

Gli operai del Comune hanno lavorato fin dalle prime ore del mattino di sabato per sistemare il tufo dell’anello di piazza del Campo e permettere il regolare svolgimento del Palio rinviato a causa del violento acquazzone che alle 17.30 ha fatto rimandare la Carriera dedicata alla Madonna dell’Assunta. Una ritualità diversa quella che si è vista sabato, che non ha previsto – per decisione dell’amministrazione comunale sentiti i deputati della festa e i capitani delle dieci contrade ai canapi – il Corteo Storico interrotto dalla pioggia. Della sfilata è rimasta solo la sbandierata della vittoria e alle 19 lo scoppio del mortaretto ha annunciato l’uscita dei cavalli dall’Entrone del Palazzo Pubblico.

Poi la corsa e il trionfo della Lupa, con i contradaioli che sono corsi con il drappellone al Duomo per ringraziare la Madonna Assunta.

I più popolari su intoscana